Calabria

Il Consigliere regionale Ernesto Alecci al Salone Internazionale del Libro di Torino con l’Ufficio di Presidenza per sostenere gli autori e gli editori calabresi

Il Consigliere regionale Ernesto Alecci al Salone Internazionale del Libro di Torino con l’Ufficio di Presidenza per sostenere gli autori e gli editori calabresi.
Il Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto quest’anno alla 36esima edizione, è la più importante fiera dell’editoria italiana. Come membro dell’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale ho voluto partecipare a questa importante manifestazione per sostenere l’editoria calabrese, presente in forze anche nell’edizione 2024. Numerosi, infatti, gli autori e gli editori della nostra regione presenti alla rassegna di Torino, che avranno l’occasione di stringere interessanti rapporti col mondo editoriale nazionale e internazionale, facendo anche conoscere il valore e la ricchezza della cultura, dei talenti e delle tradizioni calabresi. Ho avuto il piacere di parlare con tanti di loro, a margine delle numerose presentazioni messe in programma, confrontandomi sull’esigenze e sul futuro della nostra editoria. Mi ha fatto molto piacere constatare la folta presenza di scolaresche e di giovani che hanno avuto la possibilità di conoscere meglio la nostra terra e le sue affascinanti peculiarità. Tra le tante presentazioni in programma, sono orgoglioso di aver partecipato ai dibattiti legati ad alcune opere realizzate da autrici soveratesi, “Calabria Nascosta” di Fulvia Gioffrè, “Maramenti” di Barbara Froio, “L’Appartenenza” di Maria Chiara Albanese. Libri fortemente legati alle nostre tradizioni e alla nostra memoria che hanno aiutato i lettori e l’uditorio ad immergersi nel più profondo spirito della terra di Calabria.
Reputo fondamentale sostenere manifestazioni come il Salone del Libro e investire sempre di più in “Cultura”, anche sfruttando le grandi potenzialità delle nuove tecnologie. Nella nostra regione, per troppo tempo, questo aspetto è stato purtroppo tralasciato o sottovalutato. Investire nella cultura e nell’istruzione non è solo un dovere rispetto alla qualità della vita sociale e al riscatto di intere comunità, non è solo un modo per contrastare la povertà educativa, ma può avere importanti ricadute dal punto di vista della crescita economica. Basti pensare alla grande visibilità e alla spinta fornita da “Taurianova Capitale del Libro 2024” e dal progetto ad essa legato, che intende divulgare una nuova narrazione di un territorio e di una regione intera. Ogni euro speso in Cultura e Istruzione è un euro speso molto bene!

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