Calabria Straordinaria punta sul blu: Raffaele Greco primo Direttore Generale dei Parchi Marini Regionali
Fine della fase commissariale e via alla nuova governance per valorizzare i sei parchi marini e le 28 ZSC: "Trasformare la biodiversità in ricchezza locale", l'obiettivo del neo-direttore Greco

“Trasformare finalmente in reddito e ricchezza locale la bellezza dei nostri patrimoni marini”: con queste parole Raffaele Greco inaugura il suo incarico da primo Direttore Generale dell’Ente Parchi Marini Regionali della Calabria, nominato dal Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto. La sua nomina segna ufficialmente la fine della lunga fase commissariale e l’avvio di una nuova governance operativa per una delle risorse più sottovalutate ma strategiche del territorio calabrese.
L’obiettivo è ambizioso: integrare i sei parchi marini regionali e le 28 Zone Speciali di Conservazione (ZSC) — che coprono oltre il 13% del territorio — in una nuova visione identitaria e competitiva della Calabria come meta turistica ed educativa. Dalla Riviera dei Cedri alla Secca di Amendolara, passando per gli Scogli di Isca e i fondali di Capo Vaticano, i parchi marini rappresentano un giacimento di biodiversità unico, pronto a diventare leva di sviluppo sostenibile e promozione culturale.
“La priorità ora è concertare con gli attori locali — amministrazioni, operatori, scuole, associazioni — i Piani e i Regolamenti dei singoli parchi”, afferma Greco. “Una gestione partecipata è l’unica via per garantire la tutela ambientale e trasformarla in occasione di crescita”.
La sua carriera lo precede: esperto di oceanografia e monitoraggio ambientale, fondatore della cooperativa Nautilus, ha diretto progetti sullo sviluppo sostenibile, sull’archeologia subacquea, sulla nutraceutica e sulla qualità alimentare. È stato anche presidente del Co.G.A.L. Monte Poro, direttore del Distretto del Cibo rurale vibonese, e componente della Direzione Nazionale Legacoop.
Anche nella sua fase commissariale, Greco ha lasciato un’impronta concreta: dall’attivazione di sedi operative strategiche (Amendolara, Soverato, Praia a Mare, Belmonte) alla creazione del Museo Subacqueo Atlantide a Cirella; dal progetto Ecocampus alle collaborazioni con il CNR per studiare le praterie di Posidonia, fino ai protocolli con il Parco del Pollino e a un ambizioso cammino verso la Carta Europea del Turismo Sostenibile.
Una Calabria che parte dal mare per raccontare un futuro diverso: consapevole, inclusivo, sostenibile. E finalmente competitivo.