Reggio Calabria

Consulta della Cultura “Reggio è in crisi, buio a Reggio accendiamo la luce”

Consulta della Cultura - campo calabro

La Cultura, quella vera scevra da condizionamenti partitici, pregiudizi banali e ricorrenti da parte della subcultura livorosa, ha dato ossigeno alla Città.

Un entusiasmo alle stelle, ma contenuto, in una assemblea straripante al Teatro sullo Stretto, mai così pieno. Un rigore composto con un alternarsi di proposte serie, frutto di passione civica. 39 interventi cronometrati da un sistema perfetto.

Tutti hanno potuto parlare in questa prima fase, di quella che è stata l’iniziativa più democratica degli ultimi trent’anni. Presenze significative ed eloquenti assenze di chi ritiene che la politica sia solo consenso estorto o ottenuto per grazia divina. E’ un primo passo importante. Una cartina al tornasole che si è colorata subito dei colori dell’amore per la Città, della coesione e del sentire comune.

Ora si passa alla fase due. Quella che comunicherà alla Presidenza della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, a tutti iparlamentari nazionali, regionali, sindaci metropolitani e comunali, tutte le formali richieste votate ed approvate dalla GENTE DI REGGIO, corredate di una breve motivazione.

Si è deliberato di fare? No di certo, ma di chiedere, si. Tutti hanno notato che chi rappresenta questa Terra ,non conosce cosa voglia dire rappresentarla. Ognuno rappresenta sé stesso.

Tradisce di fatto il suo mandato, obbedendo a leggi inesistenti con diritto ad occupare il posto “ conquistato” non col consenso popolare, ma con le indicazioni\imposizioni dei partiti. Si chiederà, perché la Città culturale è viva. Risponda il potere.

Ecco di cosa si è discusso, pacatamente, con rigore, con rispetto. Ed ecco quali sono le richieste. In ordine cronologico degli interventi, tutti votati. Non saranno indicati i proponenti per la semplice ragione che non vi sono primogeniture.

La conduzione dell’assemblea è stata tratta a sorte e così sarà sempre. Niente recriminazioni, polemiche, ringraziamenti così campeggiava sullo schermo del Teatro, un monito, Seguitissimo.

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