Reggio Calabria

Roy Biasi “dopo il Ponte, adesso l’aeroporto dello Stretto”, la risolutezza del ministro Salvini porta Enav a fare ciò che avevo reso possibile 8 anni fa

Reggio Calabria e l’area dello Stretto mettono nel carniere un altro successo, grazie alla concretezza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L’inizio della rimozione delle limitazioni ai voli nell’aeroporto Tito Minniti, sancito con la riunione operativa coordinata personalmente dal ministro Matteo Salvini, oltre a creare le condizioni per l’atteso rilancio dello scalo, conferma l’efficacia del gioco di squadra che la Lega ha saputo fare in questi mesi, attraverso l’azione incisiva della senatrice Tilde Minasi e del nostro Segretario Giacomo Saccomanno, con un collegamento immediato tra le istanze rappresentate dalle articolazioni politiche e istituzionali del territorio e le risposte che il governo continua a dare.

Come sul punto ho avuto modo di rimarcare al ministro Salvini, non è infatti da oggi che la nostra classe dirigente può dirsi concretamente al fianco di quanti negli anni hanno chiesto risposte logistiche che poi purtroppo non sono venute.

Come quella volta che da assessore provinciale andai personalmente a trovare in Irlanda i vertici della compagnia Ryanair che mi prospettarono una soluzione fattibilissima e a costi irrisori del valore di 60.000 euro, che la Provincia era pronta a pagare soluzione che non si è potuta attuare per l’inerzia di Enav che misteriosamente non volle procedere con l’installazione di un gps, senza che il ministero chiedesse conto di questo diniego che nascondeva il solito ostracismo verso il nostro scalo.

Invece oggi Reggio Calabria, avendo incassato già la riapertura della pista 15 nell’accertata convinzione che tecnicamente sarà possibile arrivare entro l’anno al dissolvimento delle altre barriere frapposte in questi anni dagli organismi pubblici regolatori dei voli visto che Enac ed Enav non sono più enti che guardano con sospetto verso quest’area e le potenzialità di sviluppo di una nuova trasportistica.

Un cambio di paradigma, che parzialmente risarcisce noi reggini dopo tanti anni di vane promesse e illusioni spacciate per risultati, il cui merito politico va ascritto per intero al ministro Salvini che, così come è stato per il Ponte, ha dimostrato che si può passare dalle parole ai fatti per le cose calabresi.

Il nostro ministro colma un ritardo francamente insopportabile, consentendo all’area dello Stretto di contare su un aeroporto che finalmente avrà un uso pieno, condizione essenziale per quel salto di qualità da decenni invocato.

Non sono cose a cui si arriva in maniera scontata; dietro ogni scelta futura ci sarà comunque una visione che ripropone anche grazie al progetto del Ponte – la centralità di un’area che può aspirare tranquillamente a raggiungere il milione di passeggeri.

Bene ha fatto il ministro Salvini a intendere la riunione operativa anche come la base per ipotizzare un rilancio commerciale, coinvolgendo Sacal nell’approfondimento maturato a proposito del progetto relativo all’intermodalità mare-aria per collegare le due sponde, per invogliare all’utilizzo dello scalo di Reggio Calabria quale aeroporto di riferimento anche dell’area messinese.

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