Reggio Calabria

I Fondali marini dello Stretto raccontati al convegno promosso dal “Tuffo nella cultura”

La bellezza dei fondali marini, documentari video sulle specie che vivono sott’acqua, foto storiche della Reggio bella e gentile, sono alcuni degli argomenti affrontati al convegno I Fondali Marini dello Stretto che si è concluso con un focus sulle correnti marine e ventose che caratterizzano questo lembo di mare, con i suoi fenomeni atmosferici come la Fata Morgana, le sue storie e le sue leggende.

Tenutosi mercoledì presso la Sala Perri di Palazzo Alvaro promosso dall’Associazione Febiadi all’interno della più ampia manifestazione “Tuffo in mare di Capodanno Mimì Fortugno Città Metropolitana di Reggio Calabria” patrocinato da Regione Calabria, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dalla Lega Navale italiana, dal Rotary RC Sud Parallelo 38, dall’ Associazione Biesse. Si sono succeduti numerosi interventi di autorevoli ospiti che hanno descritto le bellezze del Mar Mediterraneo e del suo centro costituito proprio da Reggio Calabria. Un evento volto a valorizzare le bellezze del territorio e tutte le sue peculiarità, moderato dal giornalista Giorgio Neri.

Dopo i saluti istituzionali da parte del Capogabinetto della Regione Calabria Ugo Massimilla, dell’assessore al bilancio del Comune di Reggio Antonino Castorina, del Presidente della Lega Navale Italiana di Rc Francesco Attisani, del Presidente dell’Associazione Febiadi Tonino Massara, della Presidente dell’Associazione Biesse Bruna Siviglia, si è argomentato attraverso dei video micro-documentari sulla fauna e flora marina dello Stretto e in particolare delle fasce ioniche e tirreniche del territorio reggino.

Un vero e proprio tg del mare divulgato da Filippo Mallamaci attraverso il suo canale youtube. In particolare si è parlato di sopravvivenza sessile di alcune specie, ma anche di inquinamento, delle vere isole di plastica che purtroppo navigano nelle acque antistanti le spiagge reggine e di relitti: reti mai più ripescate dai pescatori, ombrelloni, copertoni, rifiuti che danneggiano la vita delle varie specie.

Un argomento su cui bisogna puntare i riflettori attraverso le politiche europee per rendere più pulito il mare. Invece, Antonio Squillace ha mostrato delle foto storiche del Lido Comunale degli anni ’50, ’60, ’70. Mimmo Nunnari, già vicedirettore Rai, ha parlato dell’importanza di essere il centro del Mediterraneo, allo Stretto ha dedicato un capitolo nel suo libro “Destino Mediterraneo”, edito da Rubettino. «Per descrivere il Mediterraneo lo Stretto è il punto da cui cominciare, da qui tutto è passato e ha nutrito la cultura dell’Europa e dell’Occidente, nei fondali dello Stretto c’è uno scrigno con tutte le meraviglie» -ha sottolineato Nunnari. Ha concluso Angelo Vazzana che ha discusso e spiegato le correnti marine, il fenomeno dei due mari, ionio e tirreno, che si incontrano, i venti che entrano nello Stretto come la Bora, di spiagge dove si trovano le specie che il mare restituisce con la rema. Tutti aspetti approfonditi nella sua trilogia sullo Stretto. Un lungo e interessante intervento in cui non sono mancati approfondimenti sui fondali, sul microclima che permette la maturazione di bergamotto e annone. Un convegno che ha descritto le bellezze e le peculiarità della nostra terra e del suo grande tesoro: il mare.

 

 

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