Reggio Calabria

Campo di Ciccarello, Latella “opposizione sparge veleni e fa il male di Reggio”

Il Consigliere delegato allo Sport precisa carte alla mano la vicenda del campo di calcio da ristrutturare nella zona sud.

giovanni latella

«Anche sulla concessione dei lavori per il rifacimento del campo di calcio di Ciccarello la minoranza fa il male di Reggio e dei reggini, spargendo veleni, disinformazione e strumentalizzando questioni che, piuttosto, colpiscono l’amministrazione e la comunità tutta».

È quanto afferma il consigliere comunale delegato allo Sport, Giovanni Latella, invocando «maggiore responsabilità da parte di chi, seppur nello spazio riservato alla minoranza, siede sui banchi di Palazzo San Giorgio».

«Voler confondere i reggini, alimentare conflitti di fronte a questioni che vedono l’Ente vittima di una situazione incresciosa, alzare polveroni e toni pur di attaccare il sindaco Giuseppe Falcomatà e la giunta afferma Latella è un esercizio che lede, profondamente, il ruolo di consigliere comunale che deve essere svolto e interpretato con disciplina e onore.

Sul campo di Ciccarello, infatti, sono state dette un mucchio di inesattezze e falsità. La minoranza elude, artatamente, la verità e attacca a testa bassa, anche a rischio di andare a sbattere contro un muro di amenità e bugie».

«I fatti sono ostinati prosegue Latella e ci dicono che il Comune, in tutta questa vicenda, è costretto a subire scelte di altri, senza alcuna responsabilità nè diretta nè indiretta».

Così, il consigliere Latella offre una breve cronistoria sui passaggi relativi all’affidamento dei lavori per il restyling del campo di Ciccarello: «Come ampiamente dimostrabile da specifiche determine dirigenziali, dal primo affidamento, avvenuto nel dicembre del 2022, il Comune ha dovuto far fronte alle esclusioni dei primi due migliori offerenti andando ad individuare la terza ditta tra quelle classificatesi nella graduatoria d’appalto.

Esclusa la prima, si è proceduto con l’affidamento alla seconda società che, tuttavia, ha comunicato di voler rinunciare all’aggiudicazione per “sopraggiunti altri impegni lavorativi e cantieri in considerazione dei quali non possono essere assunte altre obbligazioni contrattuali”.

Inadempienza, quest’ultima, che ha costretto il Rup a valutare e quantificare il danno ed avviare un’azione risarcitoria. La terza società in graduatoria, poi, non ha potuto dimostrare il versamento del contributo Anac, condizione di ammissibilità dell’offerta.

Si è proceduto, quindi, inevitabilmente, all’annullamento della procedura negoziata e, al fine di scongiurare il rischio di perdita del finanziamento durante l’esecuzione dei lavori e del conseguente contenzioso con l’appaltatore, gli uffici preposti stanno adeguando il progetto esecutivo da porre a base di nuova gara, sia riguardo al termine temporale di esecuzione dei lavori sia riguardo alla necessità di effettuare l’aggiornamento dei prezzi».

«Come si evince da questo breve excursus commenta il consigliere di Italia Viva non c’è alcuna responsabilità del Comune, nè per ciò che riguarda l’indirizzo politico nè per ciò che riguarda il lavoro degli uffici.

Anzi, l’Ente ha proceduto sempre e solo nell’interesse della comunità e delle finanze pubbliche. Affermare il contrario è una falsità storica tesa esclusivamente ad alimentare conflitti sociali in una fase in cui, ognuno per il proprio ruolo, dovrebbe operare per raggiungere un obiettivo atteso non solo dalla comunità sportiva, ma dall’intera cittadinanza».

«Il perpetuo ricorso alla menzogna pur di manifestare al mondo la propria esistenza politica conclude Giovanni Latella è un’offesa ai reggini che hanno bisogno di tutto fuorché d’essere presi in giro da improvvidi mistificatori.

Da loro non giunge mai una proposta, mai una critica in senso costruttivo, mai un pungolo positivo, né tantomeno soluzioni a problematiche che dovrebbero essere intese, nel senso comune, come difficoltà da superare e non come fantomatici spunti per vuote contumelie.

Se si pensa di rendere un buon servizio diffondendo odio ed offuscando la verità, si commette un grave errore».

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