Catanzaro

Il presidente Mancuso condanna l’atto spregevole della distruzione della targa a Giuseppe Malacaria

Filippo Mancuso

“E’ uno spregevole atto vandalico che segue ad altri atti, altrettanto deplorevoli, che stanno interessando, da un po’ di tempo a questa parte, scuole, associazioni impegnate nel sociale e altri  luoghi pubblici di Catanzaro e che richiedono, a tutti noi, una maggiore responsabilità nonché la predisposizione rigorosa di ogni mezzo volto a prevenirli e  reprimerli”.

E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, appresa la notizia della distruzione della targa in memoria di Giuseppe Malacaria, il muratore ucciso a Catanzaro da una bomba a mano nel corso di una manifestazione antifascista il 4 febbraio del 1971.

Aggiunge il presidente Mancuso: “La distruzione della targa, nel centro storico della città capoluogo della regione, che ricorda la tragica morte di Giuseppe Malacaria nel 1971, un onesto lavoratore che voleva costruire una Calabria migliore, assume una gravità particolare, perché si colpisce un simbolo della nostra storia democratica che evoca gli eventi convulsi e in parte drammatici (inclusi i ‘fatti di Reggio Calabria’ con 5 morti e centinaia di feriti e l’impiego dell’esercito per motivi di ordine pubblico) della nascita della Regione”.

Conclude: “Oggi stigmatizziamo l’evento vandalico con lo stesso intento di impedire strappi al comune impegno di irrobustire la democrazia regionale e affermare la civiltà del dibattito e del confronto politico.

Il Consiglio regionale che mi pregio di rappresentare,  è pronto a ripristinare la targa dedicata a Giuseppe Malacaria”.

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