Klaus Davi, ultras Inter “rivendichiamo lo striscione su pentito Beretta”
“No comment”: i circa 150 tifosi pervenuti ieri sera per la consueta riunione presso il “Baretto” di San Siro hanno rifiutato di commentare il pentimento del loro ex capo Andrea Beretta, pur rivendicando l’esposizione dello striscione contro di lui e la sua “infamità”.
Intervistati da Klaus Davi, che ha assistito a tutta la serata, gli ultras non hanno voluto esprimersi sulla scelta di Andrea Beretta di collaborare con la giustizia.
La riunione, convocata insolitamente di martedì, è iniziata alle 21:40 circa. Il tema Beretta nel corso del confronto fra i supporter non è stato sfiorato.
Finito l’incontro, Klaus Davi ha avvicinato il leader della curva Nino Ciccarelli che ha rivendicato l’esibizione dello slogan sul pentito Andrea Beretta: «Lo striscione potremmo non essere stati noi a innalzarlo. Scherzo… siamo stati noi», ha detto Ciccarelli a Klaus Davi, rivendicando la scelta del collettivo degli ultras.
Nel corso della serata Ciccarelli, nuovamente avvicinato da Davi, alla domanda “Temete un’ondata di pentiti? E cosa dirà Beretta?”, ha risposto: «Di questo non parlo».
La serata si è chiusa con la commemorazione dell’ultrà foggiano Samuele Bruno, 15enne morto in seguito all’incidente stradale di un mese fa avvenuto nei pressi di Potenza. I tifosi hanno esposto due striscioni dedicati al povero ragazzo.
All’inizio della riunione diversi ultras hanno chiesto a Klaus Davi di allontanarsi ma il giornalista si è rifiutato ed è stato il capo dei Viking Ciccarelli a consentirgli di rimanere e assistere alla riunione fino alla fine alle ore 22:30 circa.