Calabria

Aeroporti Calabresi: Nuove strategie per i tre scali regionali

L’assessore ai Trasporti Domenica Catalfamo ha incontrato Giulio De Metrio, presidente del consiglio di amministrazione della Sacal spa, società di gestione degli aeroporti calabresi.

Durante il «cordiale ed estremamente costruttivo incontro», programmato per fare il punto sulle prospettive e sullo sviluppo del sistema aeroportuale calabrese, il presidente De Metrio ha chiaramente delineato la strategia e le azioni intraprese finalizzate a raggiungere la piena potenzialità dei tre scali, ognuno secondo le proprie peculiarità e potenzialità.

L’assessore Catalfamo ha «pienamente condiviso l’approfondita analisi del presidente riconoscendo un concreto impulso basato su una chiara strategia e una proficua apertura alle istituzioni e alle parti sociali». La responsabile regionale dei Trasporti ritiene, infatti, che «lo sviluppo di ognuno degli aeroporti deve essere programmato in una logica di sistema non concorrenziale ma di reciproco supporto, a servizio delle relative aree geografiche la cui distanza fisica impone la piena ed efficace operatività dei tre scali».

Per l’aeroporto di Lamezia Terme «sono state confermate tutte le prospettive di sviluppo supportate anche dagli importanti interventi infrastrutturali programmati dalla Regione e dal collegamento diretto alla stazione ferroviaria».

Per l’aeroporto di Crotone «si è preso atto dell’iter avviato dalla Regione finalizzato a garantire la continuità territoriale con connessioni con Roma, Torino e Venezia: i bandi di gara sono stati pubblicati e le rotte dovrebbero essere avviate a partire dal 1 febbraio 2021. Ci si è inoltre impegnati reciprocamente a finalizzare al più presto l’investimento per la messa in sicurezza del sedime aeroportuale».

Per l’Aeroporto dello Stretto, l’assessore Catalfamo, «dopo aver preliminarmente rilevato l’assoluta assenza di interventi sullo scalo nei precedenti programmi della società», ha condiviso con De Metrio «le importanti prospettive di sviluppo dello scalo connesse anche alla particolare posizione geografica che, dopo essere stata sempre individuata come una limitazione, potrebbe diventare un punto di forza se si agisce considerando che l’area dello Stretto costituisce un unicum paesaggistico con grandi potenzialità attrattive».

La disamina delle azioni in corso ha consentito di verificare lo stato di attuazione dell’importante investimento di 27,5 milioni di euro finanziato per 25 milioni di euro dal governo centrale e per 2,5 milioni di euro dalla Sacal. De Metrio si è dimostrato «consapevole dell’opportunità di sfruttare pienamente e rapidamente questa occasione unica», che si concretizzerà nella realizzazione di 9 interventi che incideranno significativamente sullo sviluppo aeroportuale e che potrebbero consentire allo scalo «di essere classificato in categoria B lasciando la non adeguata categoria C.

La continua interlocuzione con Enac sta consentendo di superare le ultime problematiche e di avviare le procedure di gara per le singole opere». Alcuni degli interventi previsti e ormai imminenti – è emerso ancora dall’incontro – «forniranno un importante contributo per superare le ataviche problematiche derivanti dalla procedura di sicurezza che le compagnie aeree devono applicare per operare sull’aeroporto di Reggio Calabria, che prevede che i piloti acquisiscano una specifica abilitazione attraverso una formazione iniziale e un mantenimento attraverso una continuità di operazioni sullo scalo reggino.

Questa procedura risulta una significativa barriera all’ingresso per i vettori aerei, soprattutto quelli low cost. Il presidente si è impegnato a fornire tutte le motivazioni tecniche del caso all’Enac, finalizzate a rimuovere questa limitazione ritenuta eccessiva e anacronistica».

L’assessore Catalfamo ha assicurato «tutto l’impegno istituzionale possibile da parte della Regione Calabria affinché, nei tempi più brevi possibili, siano effettuate tutte le necessarie valutazioni tecniche finalizzate a superare questo critico vincolo».

Catalfamo ha poi illustrato le iniziative della Regione mirate a garantire una adeguata accessibilità dei tre scali. «Per l’aeroporto di Lamezia – ha sottolineato –, grande attenzione alla connessione tra lo scalo e la stazione attraverso la realizzazione del piazzale antistante la stazione, mentre nel contempo è in fase di stipula il contratto per la progettazione del sistema people-mover programmato nella precedente legislatura regionale e portato a termine in questi mesi.

Per l’aeroporto di Crotone si sta programmando il collegamento con la SS 106 nonché ogni possibile miglioramento di connessione alla rete dei trasporti». Per il miglioramento dell’accessibilità al Tito Minniti l’assessore ha invitato la Sacal «a partecipare al tavolo permanente di recente istituito dalla Regione per coordinare insieme alla Regione Sicilia gli orari dei servizi di tutte le modalità di trasporto a servizio dell’area dello Stretto di Messina».

L’assessore ha anche comunicato i risultati delle interlocuzioni con Trenitalia, finalizzata all’utilizzo della fermata ferroviaria in prossimità dell’aeroporto. Catalfamo ha evidenziato l’importanza che «Anas, a seguito della propria espressa richiesta, abbia di recente garantito l’imminente affidamento dei servizi di progettazione per completare lo svincolo sulla SS 106 Jonica.

Tale opera, che consentirà l’accesso diretto all’aerostazione provenendo da nord, nonostante fosse stata progettata alcuni anni fa era stata poi accantonata per motivazioni che su specifico impulso della Regione, troveranno immediato superamento». Dopo aver approfondito tutte le possibili azioni per «un efficace iter di rilancio dell’intero sistema aeroportuale», l’assessore e il presidente hanno incontrato i rappresentanti dell’associazione Miti – Unione del Sud, con i quali si è discusso, «in forma molto cordiale e costruttiva», dello sviluppo dell’Aeroporto dello Stretto e delle proposte della stessa associazione.

In vista dei successivi confronti con Enac, principale ulteriore interlocutore per il raggiungimento dei comuni obiettivi, «è emersa concretamente la possibilità di un’ampia condivisione e sinergia per un nuovo impulso al comparto aereo calabrese. Il trasporto aereo verrà finalmente considerato imprescindibile strumento e volano per lo sviluppo socio-economico della nostra Regione, con una visione che supera i limiti derivanti da localismi e approcci di comparto, agendo con una adeguata ed efficace logica di sistema».

 

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