Reggio Calabria

Reggio Calabria: Falcomatà “riformare Tuel su ruolo dei sindaci e su finanza locale”

giuseppe falcomatà

Va aperta una riflessione sul ruolo dei sindaci, sulle loro responsabilità e sulla loro esposizione. Da un un lato sempre più spesso i primi Cittadini sono chiamati, anche dall’ordinamento giuridico, a responsabilità sulle quali non hanno reali competenze, dall’altra sono spesso oggetto di intimidazioni criminali o aggressioni fisiche o verbali da parte di cittadini che vedono nel sindaco il terminale di tutti i problemi della propria comunità.

I fatti degli ultimi giorni, da Torino a Limbadi a Bovalino, ne sono una plastica dimostrazione. Su questi aspetti la solidarietà non basta più. Non è certo una questione di spirito corporativistico ma di difesa dei diritti e delle prerogative di chi per funzione rappresenta la propria comunità e ha il diritto-dovere di farlo senza temere ripercussioni.

E’ quanto ha affermato il sindaco di Reggio Calabria, responsabile Mezzogiorno e Coesione Territoriale dell’Anci, durante la riunione del Consiglio Nazionale dell’Associazione dei Comuni italiani.

Credo che Anci in questi aspetti debba aprire e promuovere una riflessione ha aggiunto Falcomatà allo stesso modo è necessario promuovere una riforma del complesso normativo sulla finanza locale. Gli effetti economici della pandemia hanno infatti messo a nudo tutti i limiti di un sistema finanziario degli Enti locali sempre più fragile ed i problemi di bilanci comunali sempre più ingessati e risicati.

Bisogna prevedere delle norme differenti, per gli Enti che praticamente da un anno non incassano più le imposte locali e dall’altra parte sono chiamati a continuare ad erogare i servizi ai cittadini.

Un ultimo aspetto riguarda il tema delle risorse del Recovery Fund e degli altri strumenti di sostegno per il rilancio economico dopo la crisi pandemica.

C’è bisogno che gli Enti territoriali abbiano il personale formato per tramutare in progetti e servizi quelle risorse ed al contempo è necessario immaginare una temporanea rimodulazione del codice degli appalti, pur nel rispetto delle necessarie garanzie di legalità e trasparenza, per fare in modo che quei progetti procedano in maniera più spedita.

Se vogliamo spendere velocemente le ingenti risorse previste dal Recovery ha concluso Falcomatà è necessario assumere una posizione chiara su questi temi.

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