Reggio Calabria

Reggio Calabria: la candidata sindaco Marcianò incontra Cgil, Cisl e Uil

angela marcianò

Lavoro, Sanità, Ambiente, Infrastrutture e Trasporti: questi i temi sui quali con gli esponenti delle Organizzazioni Sindacali ci siamo personalmente e collettivamente confrontati, perché li riteniamo strategici per il futuro del Comune di Reggio Calabria e per tutto il territorio della Città Metropolitana.

In un periodo storico come questo, di grande inquietudine individuale e collettiva, nel quale tutte le realtà rappresentative sono chiamate a fornire il loro contributo di idee e di proposte, Cgil, Cisl e Uil, non sono venute meno al loro ruolo.

Un confronto vero tra chi si è candidato a governare Palazzo San Giorgio e chi da sempre ricopre il ruolo di supervisore attento e pungente, per cercare soluzioni concrete a problemi vecchi e nuovi che non consentono al territorio reggino di crescere economicamente e socialmente.

Abbiamo trovato punti di incontro su tutti i diversi aspetti trattati; non proclami, bensì accordi esigibili che presuppongono impegni precisi e tempi di realizzazione contingentati. Alla politica è stato chiesto di aprirsi al confronto con il Sindacato e non solo, di accogliere le buone idee, da qualunque parte esse provengano, di trasformarle in fatti concreti, in visione collettiva.

Questa apertura in realtà la si trova già all’interno del Nostro programma elettorale, oltre che nei fatti, basti guardare ai confronti quotidiani che stiamo avendo con i cittadini, tra la gente, nel corso di una campagna elettorale la nostra improntata all’ascolto e non ai comizi.

A nome di tutte le liste che rappresento, ringrazio la Triplice per aver risposto tempestivamente e positivamente alla nostra richiesta di incontro immediato. Così come già avvenuto per Confindustria, siamo stati i primi ad essere ascoltati.

Utilizzo un virgolettato tratto dal documento programmatico consegnatomi stamane dalle Sigle Sindacali durante l’incontro presso la nostra sede politica: “Questa terra ha bisogno di vedere tutti i suoi figli e le sue figlie di buona volontà, senza pretestuose divisioni, superando le divergenze con il dialogo, combattere insieme per aiutarla a diventare migliore, più giusta e più solidale, meno chiusa e più inclusiva”.

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