Cosenza

Rogliano: sorvegliato speciale ci “ricasca” e viola l’obbligo di soggiorno, arrestato dai carabinieri

carabinieri rogliano

Nella giornata di ieri 26 marzo 2021, i Militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rogliano (CS) hanno tratto in arresto un 31enne residente a Cellara (CS), pluripregiudicato, in atto sottoposto sia alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza che a quella cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G., poiché colto in flagranza a violare le prescrizioni della menzionata misura di prevenzione.

L’uomo risulta già noto alle Forze dell’Ordine non solo per le proprie numerosissime vicissitudini giudiziarie, ma anche per essere già stato recentemente tratto in arresto per analoga violazione, in quanto sorpreso in Cosenza senza alcuna giustificazione né averne dato preventiva comunicazione ad alcuna Forza di Polizia.

Le ricerche del giovane sono scattate nella prima mattinata di ieri quando è stato proprio l’uomo a dare notizia alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Rogliano che, a causa dello sciopero indetto dalle Ferrovie della Calabria per l’intera giornata, non avrebbe potuto recarsi presso il Comando Stazione di Mangone per ottemperare all’obbligo di firma.

Attesa la scusa piuttosto bizzarra fornita dal giovane per non recarsi in Caserma,  è scattata immediatamente la verifica presso la sua abitazione, ove infatti nessuno ha risposto né al citofono, né alla porta, confermando a pieno i sospetti dei Militari per cui il pregiudicato stesse in realtà commettendo qualche azione illecita.

Ecco allora che le ricerche del pregiudicato sono state immediatamente diramate in tutta la Valle del Savuto: dopo meno di mezz’ora, il Sorvegliato Speciale è stato rintracciato nel Comune di Piane Crati (CS), nei pressi dell’ufficio postale, senza che fosse in grado di fornire alcuna risposta alle richeiste dei Militari circa le ragioni per cui si trovasse in quel luogo.

Sottoposto pure a perquisizione personale prima di essere rincondotto in Caserma, è stato trovato in possesso di un telefono cellulare, strumento di comunicazione che le misure in atto gli impediscono di detenere.

Trasportato presso la Caserma di Via Eugenio Altomare, è stato pertanto tratto in arresto sia per aver violato l’obbligo di soggiorno nel Comune di Cellara che per non aver ottemperato a quello di firma alla Comando Stazione di Mangone, nonché denunciato anche per il possesso non giustificato del telefono cellulare rinvenuto, sottoposto a sequestro.

Associato agli arresti domiciliari, a conclusione dell’udienza direttissima tenuta stamane l’arresto operato è stato convalidato e nei confronti dell’uomo sono state ripristinate le misure in atto.

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