Italia

Roma: inaugurata sezione internazionale della camera arbitrale (CAST)

maria concetta valotta

Il 20 gennaio 2021, presso il Centro Islamico Culturale d’Italia della Grande Moschea di Roma, è stata inaugurata la Prima Sezione Internazionale della Camera Arbitrale (C.A.S.T.) attuata per la soluzione umanitaria delle vertenze causate dalla pandemia SARS 2-COVID 19, con il fattivo contributo della dr.ssa Marta Branca, Direttore Generale dell’I.N.M.I. “Lazzaro Spallanzani”, che ha concesso ai professionisti dipendenti dell’Istituto, di contribuire, in qualità di esperti qualificati, alla risoluzione delle controversie generatesi nel corso della pandemia.

L’iniziativa é nata in collaborazione tra il Centro Islamico Culturale e la Fondazione “Sapientia Mundi”, impegnati nella realizzazione dello Sportello dell’Ascolto, creato per le necessità dei più fragili, come fortemente voluto da Papa Francesco.

Il Segretario Generale del Centro Islamico Culturale d’Italia dr. Abdellah Redouane, ha illustrato l’attività svolta nel corso dei decenni, dalla sua Istituzione, dando modo di far conoscere ed apprezzare la proficua opera di inclusione sociale nella quale è quotidianamente coadiuvato dal dr. Mustafa Qaddourah, che ha relazionato sulle maggiori e specifiche necessità sanitarie connesse con l’osservanza della religione islamica.

La dr.ssa Maria Concetta Valotta, Segretaria Generale del CAST, tra i principali promotori dell’iniziativa, ha esposto le motivazioni giuridiche che possono determinare la scelta dell’arbitrato stragiudiziale per la risoluzione pacifica delle controversie, anche di tipo internazionale, specie in questo momento storico caratterizzato dalla pandemia SARS 2-COVID 19.

La dr.ssa Alessandra Zampetti, Segretario Regionale del CAST Marche, ha offerto all’I.N.M.I. di partecipare allo sviluppo dell’Arbitrato internazionale, svolto nel quadro dell’emergenze umanitarie, relative anche alle patologie dovute alle malattie infettive.

L’intervento della dr.ssa Marta Branca, a suggello della manifestazione, ha puntualizzato la necessità e la volontà di offrire un sistema sanitario aperto alle diverse urgenze poste in essere dall’attuale situazione epidemiologica anche in riferimento alla multiculturalità.

All’INMI Spallanzani che opera in prima fila nella lotta, nella sperimentazione e nella ricerca contro il Coronavirus, va riconosciuta la capacità di aver operato scelte strategiche di altissimo livello alla luce delle quali, si potrà consentire una riqualificazione e potenziamento dell’istituto che lo porrà alla pari degli analoghi centri di ricerca presenti nel mondo, dotando l’Italia di uno specifico Osservatorio per il Monitoraggio delle Malattie Infettive che tra l’altro avrà il compito di favorire il rientro in Italia di tanti scienziati oggi impegnati in diverse altre realtà lavorative in varie parti nel mondo.

Il Presidente della Fondazione Sapientia Mundi
Cav. Prof. Giuseppe Anelli

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