Calabria

San Giorgio e l’Arberia: un abbraccio di culture e identità tra Mbuzat e la Sibaritide

Dai borghi d’Italia un viaggio nei luoghi e nei sapori dell’identità arbëreshë: tre giorni di festa, scambi culturali e promozione del turismo esperienziale

Un’invasione pacifica di cultura, identità e tradizione ha animato Mbuzat in occasione dell’assemblea annuale dell’Associazione Nazionale San Giorgio e i Suoi Comuni.

Delegazioni provenienti da borghi e città omonime di tutta Italia si sono ritrovate nel cuore dell’Arberia per celebrare insieme la festa patronale di San Giorgio Megalomartire, trasformando la ricorrenza in un vero e proprio laboratorio di valorizzazione territoriale e promozione turistica.

L’evento ha rappresentato anche un’importante tappa nel percorso di costruzione del progetto “Mbuzat emoziona. Destinazione Arberia”, ideato dall’Amministrazione Comunale per raccontare, attraverso eventi, esperienze e narrazioni, una destinazione turistico-esperienziale autentica, legata al patrimonio identitario arbëreshë.

A guidare gli ospiti in questo viaggio tra memoria e paesaggio è stato il sindaco Gianni Gabriele, che li ha accompagnati in un tour immersivo alla scoperta dell’Arberia e della Sibaritide.

La visita ha preso il via da Vakarici, dove il Museo del Costume ha svelato la ricchezza delle tradizioni arbëreshë, mentre la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, con il rito greco-bizantino illustrato da Papas Elia Hagi, ha aperto uno spiraglio sulla spiritualità orientale che ancora oggi vive in questi luoghi.

Non poteva mancare una sosta nella chiesa dedicata a San Giorgio Megalomartire, per approfondire il significato delle icone e il loro ruolo nella liturgia. Il viaggio si è poi esteso a Corigliano-Rossano, tra le dolci note del Museo della Liquirizia Amarelli e le vestigia del passato custodite al Museo Archeologico della Sibaritide.

Il sindaco Gabriele ha sottolineato con orgoglio l’entusiasmo suscitato nei Sangiorgesi d’Italia, colpiti non solo dalla bellezza dei luoghi, ma da quello che viene definito “lo spirito dell’Arberia”, un’esperienza capace di coinvolgere tutti i sensi.

“Continueremo a raccontarci con la musica, il teatro, il cinema, le tradizioni popolari e la nostra enogastronomia autentica”, ha dichiarato, annunciando nuovi appuntamenti che faranno da ponte tra memoria e futuro.

L’assemblea si è inserita in un calendario denso di eventi identitari. L’anno è iniziato con la commemorazione del terzo centenario dalla nascita di Don Giulio Varibobba, considerato il precursore della poesia albanese moderna.

Il prossimo 3 giugno sarà invece la volta della poesia contemporanea, con la presentazione dell’ultima silloge di Jeton Kelmendi, Quando dormono i risvegli, in programma alla Pinacoteca Comunale.

La festa patronale si è conclusa con la riposizione del simulacro di San Giorgio Megalomartire sul suo poggio, tra la gioia e l’entusiasmo dei Sangiorgesi d’Italia, inebriati dalle feste, dalla musica e dalla gastronomia tipica che ha esaltato i palati con i piatti della tradizione: dalla pasta con la carne di capra alle tagliatelle con i ceci e il pepe rosso

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