Arte e culturaReggio Calabria

Santo Stefano in Aspromonte registra il tutto esaurito per “La Passione di Cristo”

passione di cristo - santo stefano d'aspromonte

Santo Stefano in Aspromonte registra il tutto esaurito per “La Passione di Cristo” rappresentata ieri, Domenica 2 Aprile, per le vie principali del paese.

Un’atmosfera tipica del tempo, un Gesù che arriva su asino, centinaia ad attenderlo e da lì tutto il percorso che conduce alla Resurrezione.

130 personaggi in costume d’epoca, le tre Marie, popolani, soldati, sommi sacerdoti ed altre figure protagoniste che, hanno interpretato le quattro scene principali dislocate in quattro ambientazioni differenti, animando il paese con il loro tragitto, per concludere con la scena più suggestiva in piazza D. Romeo, la crocifissione di Gesù ed i due ladroni.

Tutto eccellente, scene impeccabili e personaggi degni do merito, commozione e  gioia tra i presenti che hanno ammirato sino alla fine la Passione di Gesù.

Tutti entusiasti, lo stesso primo cittadino, Francesco Malara, dichiara:

“La Felicità è un Percorso non è una Destinazione” ci ha detto Madre Teresa di Calcutta,  e la Comunità di Santo Stefano ha realizzato un percorso di partecipazione e di unione a dimostrazione della sua Storica Spiritualità offrendo questa Rappresentazione quale auspicio affinché l’ Umanità venga posta nuovamente al centro dell’Universo per una rinnovata necessaria Resurrezione Pasquale”.

Ed ancora il parroco don Vincenzo Attisano:

“Ho proposto alla comunità di Santo Stefano in Aspromonte, la realizzazione di questo evento in programma, affinché potesse coinvolgere i fedeli vicini all’ambito parrocchiale ma soprattutto per avvicinare anche con i “lontani”.

La proposta ha trovato da subito il consenso dell’intera comunità, con la piena collaborazione dell’Amministrazione Comunale e di tutte le Associazioni presenti sul territorio, creando entusiasmo, voglia di mettere in gioco la propria creatività, i propri talenti e soprattutto la voglia di tornare a stare insieme.”

L’amministrazione comunale dunque, suggella questa storica sinergia con la  parrocchia, poiché, con lo sguardo verso un obiettivo comune è possibile realizzare grandi cose.

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