Calabria

Scuole in Calabria, Spirlì firma ordinanza: Sospesa la didattica in presenza

«Sospensione in presenza delle attività scolastiche e didattiche delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado, nonché delle scuole di istruzione e formazione professionale che pertanto continuano a svolgersi esclusivamente con modalità a distanza»

È quanto stabilisce l’ordinanza numero 10, firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, che dispone ulteriori misure per la gestione dell’emergenza da Covid-19, relative alle attività scolastiche e universitarie in presenza.

«Resta salva – si legge nel provvedimento – la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali»

La sospensione delle attività scolastiche sarà in vigore dall’8 marzo al 21 marzo 2021.

Il provvedimento, deciso al termine della riunione dell’Unità di crisi anti Covid-19 e del confronto con i commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere, tiene conto che «a partire dalla settimana di monitoraggio 22-28 febbraio 2021 si è registrata una inversione di tendenza nella curva dei contagi regionale, in cui si evidenzia una crescita in termini assoluti nel numero dei nuovi casi confermati settimanali pari al 12,5 %, con trend che si conferma nella settimana in corso».

«Analogamente – è scritto nell’ordinanza – risulta in crescita la proporzione di nuovi casi confermati rispetto al totale dei test effettuati, che registra valori superiori all’8,5% sul totale dei soggetti sottoposti a test».

L’ordinanza prevede che sia disposta anche «la sospensione, in presenza, delle attività formative e curriculari delle Università».

Si dispone, inoltre, che «le Aziende sanitarie provinciali, nell’ambito del Piano regionale campagna di vaccinazione anti-Sars-Cov-2, procedano tempestivamente a organizzare la vaccinazione del personale scolastico dell’intero territorio regionale e che i dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali, monitorino costantemente l’andamento epidemiologico dei rispettivi territori, segnalando con immediatezza l’aumento dei nuovi casi e i link epidemiologici inerenti le varianti, affinché si possa procedere all’adozione delle ulteriori misure contingibili e urgenti consequenziali».

È previsto che i «laboratori pubblici specificamente designati per il sequenziamento ai fini dell’individuazione delle varianti, rafforzino la propria capacità diagnostica, ai fini del quotidiano monitoraggio e dei flussi informativi attivati a livello ministeriale».

Si dà atto che «dal 6 marzo al 6 aprile 2021 si applicano le disposizioni fissate nel Dpcm 2 marzo 2021 e nei relativi allegati, in sostituzione di quelle del Dpcm 14 gennaio 2021, in combinato disposto con le Ordinanze regionali vigenti». Infine, «rimangono efficaci le altre disposizioni regionali vigenti, non modificate e non in contrasto con quanto previsto nella presente ordinanza e le altre disposizioni nazionali in materia emergenziale. A seguito di eventuali provvedimenti adottati a livello nazionale, ovvero ad ulteriori sviluppi della situazione epidemiologica locale e regionale, le disposizioni fissate nella presente ordinanza potranno essere rimodulate».

Ordinanza-P.G.R.-n.-10-del-05.03.2021

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