Reggio Calabria

Il vicepresidente Caputo sul docufilm “Bronzi di Riace” presentato in consiglio regionale

Bronzi - Palazzo Campanella

“E’ con piacere che, nella ricorrenza del 50esimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, ho dato il benvenuto ai promotori, ideatori ed esecutori del docufilm sulle due sculture prodotto per Rai3 e RaiPlay che è stato  presentato in anteprima a Palazzo Campanella”.

Lo dice il vicepresidente del Consiglio regionale Pierluigi Caputo intervenuto alla manifestazione essendo il presidente Mancuso impegnato in altri appuntamenti.

Ha aggiunto: “Per la Regione che da un anno a questa parte sta mettendo in campo significative iniziative per dare alla Calabria serie prospettive di fututo la coincidenza con l’anniversario dei 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi  è un felice auspicio.

Siamo tutti orgogliosi di avere in Calabria i magnifici guerrieri, definiti dal sottosegretario Vittorio Sgarbi le più importanti opere contemporanee che abbiamo in Italia”.

Ad avviso del Vicepresidente del Consiglio: “ Sono opere  che la Regione sta valorizzando con una programmazione internazionale che si avvale di uno stanziamento finanziario della Giunta regionale di 3 milioni di euro e i cui successi abbiamo avuto modo già di verificare, non solo per l’importante eco mediatica  che si è avuta, ma anche per l’afflusso imponente di visitatori al Museo Archeologico Nazionale di Reggio.

Abbiamo voluto caratterizzarci per alcune iniziative promozionali  di spessore che andranno avanti anche nel 2023, sia per contribuire a comunicare la bellezza dei due capolavori scultorei dell’arte greca classica, che per rimarcare l’importanza strategica della Calabria quale ponte dell’Occidente verso l’Africa e l’Asia.

La sottolineatura della bellezza dei due capolavori ha concluso  Caputo  è l’occasione da cogliere, da parte dell’Italia e dell’Europa, per pensare la Calabria in chiave euro-mediterranea: uno scenario a cui dobbiamo saper guardare con spirito libero, anche per le opportunità culturali ed economiche che si intravedono e che dobbiamo saper cogliere con audacia e responsabilità”.

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