Cosenza

Tarsia commemora 80 Anni di liberazione a Ferramonti: un faro di pace che rilancia la “Cattedra della Pace”

TARSIA (CS) – Il 25 aprile, la comunità di Tarsia si appresta a celebrare l’ottantesimo anniversario della Liberazione in un luogo denso di significato storico e umano: Ferramonti. L’ex campo di internamento, oggi simbolo di memoria e resilienza, sarà il fulcro di una giornata di riflessione e impegno per la costruzione di una cultura di pace, con un rinnovato impulso al progetto della “Cattedra della Pace”.

L’importanza di Ferramonti come “luogo simbolo per la costruzione di una cultura della pace” e il suo potenziale come “punto di riferimento del mondo della cultura, della scuola, delle istituzioni civili e religiose, delle associazioni di volontariato e della società civile per contribuire alla soluzione pacifica dei conflitti” sono stati sottolineati nel 2019 con il conferimento della cittadinanza onoraria al professor Giancarlo Elia Valori. Il riconoscimento, formalizzato da Tarsia, “Città della Pace e Medaglia d’Argento al Merito Civile”, è stato consegnato nei giorni scorsi dal Sindaco Roberto Ameruso a Roma, durante un evento dedicato alla “Mondializzazione nuovo paradigma di sviluppo multipolare”.

Proprio in occasione di questo incontro romano, è stato ripreso con rinnovato entusiasmo il progetto della “Cattedra della Pace” a Ferramonti. Un’iniziativa fortemente voluta dal professor Valori e accolta con favore dal Primo Cittadino, che mira a “costruire gli anticorpi culturali affinché si prevenga l’insorgenza dei populismi che hanno sempre portato la guerra, e delle controversie internazionali, interstatuali e tra i popoli con l’ambizione finale di costruire un nuovo umanesimo, un nuovo rinascimento”.

Il Sindaco Ameruso ha ribadito l’importanza di valorizzare Ferramonti come uno dei “Marcatori Identitari Distintivi (MID) più emblematici della Calabria”. Citando il Direttore del Museo di Ferramonti, Teresina Ciliberti, ha sottolineato come questo luogo, “nonostante sia stato prima spazio incontaminato, poi per lungo tempo luogo abbandonato e ferito dalla violenza della Storia, può e deve essere considerato oggi anche e soprattutto un luogo convalescente e perciò risanabile; un luogo-simbolo dove la cura, costante e quotidiana, si deve, non a guardiani, ma a giardinieri della Memoria”.

In vista delle celebrazioni del 25 aprile, il Sindaco ha lanciato un appello alla partecipazione di “cittadini, associazioni e i giovani del territorio”. “Questo campo – ha aggiunto – che ha visto l’ingiusta reclusione di tanti esseri umani, ci ricorda costantemente il valore della libertà e della democrazia, conquiste per le quali molti hanno sacrificato la propria vita. La memoria di Ferramonti, tra le componenti distintive del costruendo progetto di destinazione turistica di Tarsia, è un filo rosso che deve essere riavvolto costantemente per costruire il nostro presente per non commettere gli errori del passato rivendicando con fermezza i valori della pace e dell’inclusione”.

La giornata commemorativa inizierà alle ore 9 con la deposizione di una corona d’alloro all’interno del Campo di Ferramonti, accompagnata dalla benedizione di Don Cosimo Galizia. Alle 9.30 seguiranno i saluti istituzionali con gli interventi, oltre al Sindaco Ameruso, di Umberto Filici, Brunella Stancato, Teresina Ciliberti, Egidio Caputo, Luigi Veraldi e Vittorio Cappelli. Alle ore 11, l’Associazione Campo Ferramonti APS 1940-1945 svelerà una lapide commemorativa in onore dei militari tarsiani internati e caduti nei lager nazisti.

Quest’anno, la cerimonia assumerà un significato ancora più profondo, coincidendo con il Lutto Nazionale per la scomparsa di Papa Francesco. L’evento, promosso dal Comune in collaborazione con diverse realtà associative e culturali, si aprirà con una “Marcia silenziosa” a cui sono stati invitati a partecipare tutti i sindaci della Provincia di Cosenza, durante la quale sarà portata la grande sciarpa della Pace benedetta dal Pontefice. In questo contesto di solennità e ricordo, Tarsia e Ferramonti si confermano un faro di memoria viva e un motore per la costruzione di un futuro di pace e inclusione.

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio