Cosenza

Trasporto negato a bimbo disabile, grave violazione dei diritti

Stefania Postorivo (Dip. Naz. Pari Opportunità): «Porre fine a questo atto disumano».

Rachele Sacco

Azione esprime profonda indignazione e preoccupazione per l’assurda e sconcertante vicenda che ha coinvolto un bambino di cinque anni, affetto da disturbo dello spettro autistico e portatore di handicap in situazione di gravità, residente a Torano Castello (CS).

Il minore usufruiva del trasporto sociale comunale per le necessarie e indispensabili terapie e riabilitazioni intensive, servizio inizialmente garantito per due giorni a settimana e successivamente ridotto a un solo giorno, secondo quanto dichiarato dal padre, per “futili motivi”.

In data 12 maggio scorso, a sole 24 ore di distanza dalla pubblicazione sui social di un post da parte del genitore del minore disabile (ex consigliere comunale) in cui esprimeva perplessità rispetto a una delibera di consiglio, è stata notificata allo stesso genitore la sospensione del servizio di trasporto sociale.

La motivazione addotta è stata la presunta carenza di misure di sicurezza nell’autovettura adibita al servizio, nello specifico l’assenza del seggiolino.

«È evidente e chiaro che quanto successo, a prescindere dalle presunte o reali motivazioni, sia una chiara violazione dei diritti del minore disabile con annesso venir meno del disciplinato e conclamato principio delle pari opportunità per le persone diversamente abili dichiara Stefania Postorivo, Coordinatrice del Dipartimento Nazionale Pari Opportunità di Azione garantire infatti, uguali diritti, opportunità e accesso a ciascuno/a cittadino/a, incluse le persone diversamente abili, significa tutelare e favorire una partecipazione completa e attiva alla vita sociale, economica e culturale.

È dovere delle Istituzioni tutte vigilare e, soprattutto, adoperarsi a prescindere da status sociali, genere, cultura o posizioni politiche affinché ogni diritto sia sempre e comunque garantito. Si ponga fine a questo atto disumano».

«In qualità di Coordinatrice del Dipartimento Nazionale per le Disabilità di Azione dichiara Rachele Sacco siamo sgomenti dinanzi ad un simile fatto.

Togliere un servizio essenziale ad un minore disabile, senza una soluzione alternativa è una mancanza grave, una lesione terribile al diritto all’assistenza e alla salute del bambino.

Come Azione condanniamo con fermezza l’atto del comune e lo invitiamo a trovare una rapida risposta, ripristinando l’accompagnamento in totale sicurezza e secondo le necessità del piccolo e della famiglia».

Le rappresentanti delle Pari Opportunità e Disabilità concludono: «Auspichiamo che al bambino venga tempestivamente riattivato il servizio di trasporto sociale non inteso come “benevola concessione” ma perché diritto imprescindibile, inviolabile e inalienabile, diritti sui quali il partito di Azione è irremovibile nella tutela e difesa».

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