Un grido gentile dalla Calabria: il libro “Portami al Mare” svela le due facce della sanità e lancia un modello per l’Italia
Presentato in un Campidoglio gremito il volume del giornalista Domenico Latino, che racconta dieci storie di diritti negati e speranze ritrovate. L'appello della Garante della Salute, Anna Maria Stanganelli: "Serve una cabina di regia nazionale con poteri di controllo e sanzione". Interventi dell'ex Ministro De Lorenzo e dell'oncologo Cognetti

Roma – Dieci storie che sono lo specchio di un’intera regione. Dieci battaglie per la salute che diventano un “grido gentile” per la dignità dei pazienti e un monito per la politica nazionale. Ha registrato una partecipazione straordinaria, con una Sala del Carroccio gremita in ogni ordine di posto, la presentazione in Campidoglio del libro “Portami al Mare. In viaggio per la Calabria con il Garante della Salute, tra diritti negati e speranze ritrovate” (Officine Editoriali da Cleto), scritto dal giornalista Domenico Latino.
L’evento, promosso dalla Fondazione CRE, presieduta da Domenico Naccari, e dall’Accademia Calabra, guidata da Gianfranco Saccomanno, ha riunito un parterre d’eccezione per discutere delle vulnerabilità e delle eccellenze silenziose del sistema sanitario calabrese, proponendolo come un laboratorio per un cambiamento nazionale.
Moderato con maestria dal giornalista del Corriere della Sera, Francesco Verderami, l’incontro ha visto gli interventi di due figure di spicco del mondo scientifico e sanitario. L’ex Ministro della Salute, Francesco De Lorenzo, oggi presidente della Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), ha sottolineato con forza “il valore della testimonianza nel cambiamento delle politiche sanitarie”, evidenziando come le storie personali possano diventare motore di riforme concrete. Gli ha fatto eco il professor Francesco Cognetti, illustre oncologo, che ha richiamato l’urgenza di una maggiore “umanizzazione della medicina”, un tema centrale nelle vicende narrate nel volume.
“Le dieci storie raccontate nel libro rappresentano solo una piccola parte del lavoro dell’Ufficio del Garante della Salute”, ha spiegato l’autore, Domenico Latino. “Ogni capitolo è un viaggio dentro un sistema sanitario vulnerabile, tra ostacoli apparentemente insormontabili e conquiste che ridanno fiducia e dignità a chi ne ha più bisogno”. Il libro, quindi, non è solo una denuncia, ma un diario di bordo che traccia una rotta possibile anche là dove il mare sembra in tempesta.
Il culmine dell’evento è stato l’intervento della protagonista di questo viaggio, la Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli. Ripercorrendo i successi ottenuti nei suoi primi due anni di mandato, ha voluto ringraziare i cittadini, le associazioni e i giornalisti locali, definiti “vere sentinelle del territorio”, per il loro ruolo cruciale di sorveglianza e segnalazione.
Ma è guardando al futuro che il suo messaggio si è fatto più incisivo. “Serve una cabina di regia nazionale dotata di poteri di controllo e sanzione”, ha dichiarato la Garante, “che possa replicare il modello Calabria in tutta Italia. Il nostro impegno sia da esempio virtuoso per le altre regioni”. Una proposta forte, che mira a trasformare un’esperienza di tutela locale in una best practice nazionale per garantire a ogni cittadino, da Nord a Sud, lo stesso diritto alla salute.
“Portami al Mare” si rivela così molto più di una semplice raccolta di testimonianze: è un manifesto per una sanità più giusta, un’analisi lucida delle criticità e, soprattutto, un potente racconto della forza che nasce dalla fragilità e della speranza che può fiorire anche tra le crepe di un sistema. Un viaggio nell’anima della sanità calabrese che parla al cuore del Paese intero.