Reggio Calabria

A Palazzo Alvaro presentato il Progetto Campagne Aperte

palazzo alvaro reggio calabria
Ampia condivisione, da parte della Città Metropolitana, è arrivata al progetto “Campagne aperte: laboratorio di pratiche territoriali per promuovere dignità di vita e di lavoro”, presentato stamane a Palazzo Alvaro da diverse realtà territoriali e nazionali impegnate per la costruzione di comunità giuste nella quali i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di origine straniera siano riconosciuti e rispettati, permettendo la loro piena partecipazione alla vita sociale, economica e culturale nell’area metropolitana.
Iniziato a febbraio 2023 e in corso fino a gennaio 2026, il progetto è promosso da un partenariato composto da: CRIC – Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione ETS (capofila), ARCI Reggio Calabria APS, Re.Co.Sol – Associazione Rete delle Comunità Solidali, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Medici per i diritti umani – MEDU, Nuvola Rossa APS, Università della Calabria. All’iniziativa, tenutasi nella sala “Perri”, l’Ente era rappresentato dai consiglieri delegati Michele Conia e Domenico Mantegna.
«La Città Metropolitana ha spiegato Conia ha piena consapevolezza delle condizioni di precarietà e delle difficoltà patite da quanti sono giunti sul nostro territorio nel tentativo di migliorare una qualità della vita che, nei loro paesi d’origine, non era affatto garantita.
Sul tema abbiamo recentemente aperto un confronto con il prefetto, Clara Vaccaro, e, soltanto pochi giorni fa, su questi stessi temi di vitale importanza, abbiamo preso parte ad un incontro nel Comune di San Ferdinando.
L’attenzione, dunque, è altissima ed ogni spunto utile a sostenere una battaglia di umanità e civiltà è sempre un arricchimento per una società che si riconosce pienamente nei valori fondanti della nostra Costituzione».
«Bene, quindi secondo Michele Conia stanno facendo le realtà riunite nel progetto “Campagne aperte” e noi siamo al loro fianco per supportare chi opera e agisce per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici». Un ringraziamento, il consigliere delegato all’Immigrazione, lo ha rivolto «a chi ha costruito e voluto, con forza, questo progetto».
«E’ un processo fondamentale ed essenziale», ha ribadito concludendo: «Metto nella vostra piena disponibilità le mie deleghe per far sì che questioni fino a ieri sottaciute, possano finalmente trovare la luce in un mondo che può e deve essere migliore».

Pieno sostegno al programma è giunta anche dal consigliere delegato al Welfare, Domenico Mantegna: «Abbiamo abbracciato con soddisfazione e convinzione questa iniziativa e dobbiamo fare la nostra parte per far emergere le grandi potenzialità di un territorio che, soprattutto nel settore delle Politiche sociali, si scontra con le emergenze ed i bisogni delle persone più fragili.

Una fragilità che, è innegabile, pervade i tanti migranti, le donne e gli uomini che reclamano diritti e integrazione oltre alla naturale e sacrosanta accoglienza che ricevono sui nostri territori. Sono qui anche io, dunque, per ribadire massima collaborazione e disponibilità per quanto compete alla Città Metropolitana».
«Quello che è importante ha aggiunto è riconoscere dignità e uguaglianza a questi fratelli giunti da lontano. Giornalmente, ci confrontiamo con la Prefettura e l’Agenzia dei Beni confiscati per cercare una strada che, insieme ai Comuni ed alle associazioni, possa portare a siglare dei protocolli in grado di fornire ai lavoratori ed alle lavoratrici gli alloggi sottratti alla criminalità.
E’ uno dei tanti obiettivi che ci siamo posti ed il progetto “Campagne aperte” si inserisce, perfettamente, in questo percorso di giustizia e legalità». Secondo Mantegna, infine, il progetto «potrà essere implementato da nuove idee e proposte».
«Confermiamo, ancora una volta ha concluso il consigliere delegato che la Città Metropolitana è solidale e vicina e darà tutto il supporto necessario da un punto vista logistico, strutturale e nella capacità di intercettare avvisi pubblici capaci di integrarsi con la procedura in atto».
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