Reggio Calabria

Il rabbino capo di Francia Haïm Korsia: “Sulle rive dello Stretto nacque la formula dell’ipertesto”

È grazie al geniale e visionario stampatore reggino Avraham Ben Garton, ebreo scappato dalla Penisola Iberica e rifugiatosi in Calabria nel XV secolo, che Rav Rabbi Chlomo Ben Itzhak Hatzarfati detto Rashi è l’autore francese più letto e tradotto in tutto il mondo. Parola di France 2, canale pubblico della Tv francese, che domenica sera ha dedicato uno speciale della seguitissima rubrica di cultura ebraica “À l’origine” (video al link https://fb.watch/r15r_v6UxJ/) alla modernità del rabbino Rashi e alla sua capacità di anticipare il dialogo interreligioso. Ospiti della puntata il rabbino capo di Francia Haïm Korsia, il filosofo, giornalista e saggista francese Bernard-Henri Lévy e il gotha dell’ebraismo francese ed europeo.
Uno spazio specifico è stato dedicato a Reggio Calabria “che nel Rinascimento è diventata la capitale mondiale dell’editoria ebraica ed è grazie a uno stampatore reggino che Rashi è l’autore francese più letto nel mondo”. Il rabbino capo di Francia in persona ha magnificato le innovazioni tecnologico-editoriali partorite nel quartiere reggino della Giudecca: “A Reggio Ben Garton scelse di stampare i Commentari di Rashi e non la Bibbia. Il geniale artigiano fu in qualche modo l’inventore del moderno ipertesto. Accanto al testo originale abbinò i commenti di Rashi e utilizzò la tecnica dei caratteri mobili. Questa innovazione tecnologica nata in Calabria fece sì che il pensiero di Rashi si diffondesse in tutto il mondo”.
Il programma non si è limitato a parlare di Reggio ma ha ricostruito anche la leggendaria stamperia di Via Giudecca nata “à Reggio de Calabre”, evidenziando il ruolo apicale della città nella storia dell’editoria mondiale con un’immagine zoomata ad hoc.
Esulta Klaus Davi che per primo ha creduto nel potenziale comunicativo di questa incredibile storia: “È un riconoscimento del nostro lavoro che svolgiamo da anni. Finire in prime time sulla Tv francese conferma che la nostra intuizione era giusta”. Davi anticipa un prossimo servizio sulla Tv tedesca che uscirà prima delle festività di Pasqua. “Ora spero – continua Davi – che il presidente Occhiuto, che da sempre ha creduto in questo progetto, definisca con il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano il ritorno del Commentario, che ora si trova alla Biblioteca Palatina di Parma nel complesso monumentale della Pilotta, a Reggio Calabria dopo 500 anni e che al più presto sia fissato un incontro”.
Klaus Davi ricorda inoltre che in Francia ci sono circa 600mila ebrei.
“La Calabria – conclude Klaus Davi – è particolarmente affine alla comunità francese dominata dalla componente sefardita (di origine prevalentemente nordafricana): sono meridionali come noi e le nostre musiche sono talvolta perfettamente sovrapponibili con le loro. I sefarditi a partire dal 1450 si rifugiarono nelle nostre terre e trovarono città e borghi accoglienti nei loro riguardi. Siamo indissolubilmente legati alla storia del popolo di Israele e France 2 non ha fatto altro che ribadirlo”.

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