CronacaReggio Calabria

La GdF reggina arresta pericoloso latitante esponente della criminalità rom legata alla ndrangheta

Denunciati 5 fiancheggiatori che ne hanno favorito la clandestinità.

guardia di finanza reggio calabria

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno catturato un pericoloso
latitante già destinatario di ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Sezione G.I.P. del Tribunale reggino, su
richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, diretta dal Dott. Giovanni
Bombardieri.

La cattura è avvenuta nel quadro di una vasta operazione che si è sviluppata attraverso perquisizioni, sequestri ed
attività di controllo del territorio nel quartiere di Ciccarello e rione Pescatori, che fa seguito ad un’intensa attività
di ricerca, condotta negli ultimi mesi anche attraverso numerose perlustrazioni con mezzi aerei del Corpo.

L’operazione odierna, che ha visto il dispiegamento di militari appartenenti a tutti i reparti del Comando
Provinciale Reggio Calabria, ha permesso di denunciare ulteriori 5 soggetti, fiancheggiatori del latitante, che ne
hanno assicurato rifugio e sostentamento attraverso una fitta rete di vedette e guardaspalle della consorteria a
supporto del fuggitivo.

Nel corso delle attività di perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi veicoli in quanto oggetto di
furto ovvero non in regola con le disposizioni del codice della strada, oltre a denaro contante di dubbia
provenienza.

Il latitante è considerato uno degli elementi di spicco della criminalità reggina e, in particolare, della comunità
rom che ha attualmente il predominio territoriale nella zona del quartiere Ciccarello.

Il predetto, sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma nelle successive
fasi di giudizio e fermo restando il principio di innocenza sino a sentenza passata in giudicato, è ritenuto
responsabile di aver partecipato ad un’articolata un’associazione finalizzata tra l’altro al traffico di sostanze
stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso nell’ambito della cosca Borghetto-Latella, dominante nel quadrante
di Reggio Calabria sud.

Per la prima volta nel territorio della provincia di Reggio Calabria, è stato disvelato un nuovo e pericolosissimo
volto della ‘ndrangheta che, pur di perseguire i propri lucrosi scopi, ampliare la potenza economica, rafforzare le
fila militari ed estendere il proprio controllo sul territorio, è giunta finanche a stringere patti gravissimi con le comunità nomadi, certamente quelle più pericolose e spregiudicate.

In tal senso, le indagini hanno consentito di appurare che l’organizzazione si avvaleva specialmente per il
compimento delle più efferate attività criminali, come reati in materia di armi, di droga e, alla bisogna, anche di
condotte violente e sanguinarie – della locale comunità rom, non solo asservendola a sé, ma anche in forza di un
ormai necessario “do ut des”.

In questo modo, tali comunità di nomadi sono state non solo legittimate sul territorio, ma, fatto ancor più grave
ed inedito, hanno conquistato uno spazio di autonomia e libertà delinquenziale di estrema pericolosità sociale
mai goduto prima e che, senza la protezione di cosche storiche e potenti, altrimenti non avrebbero potuto avere.

L’operazione testimonia ulteriormente la costante ed efficace azione posta in essere dalla Guardia di Finanza e
dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria nel contrasto alla
criminalità organizzata ed ai fenomeni connotati da forte pericolosità sociale, quali il traffico di armi, di sostanze
stupefacenti e all’infiltrazione della ‘ndrangheta nell’economia, a salvaguardia delle libertà economiche e sociali
a costante ed efficace azione della Guardia di Finanza e dell’Autorità Giudiziaria, nel contrasto al riciclaggio di
denaro derivante dal traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

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