Catanzaro

Lamezia Terme, campo rom di Scordovillo, interviene il Garante: “Sollecitare le autorità preposte a lavorare in sinergia”

Sollecitare le autorità preposte a lavorare in sinergia, intercettando le risorse necessarie, per ricercare soluzioni abitative diffuse al fine di sgomberare gradualmente il grande campo rom di località Scordovillo di Lamezia Terme.

È questo l’impegno assunto nei giorni scorsi dalla Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, a margine dell’incontro avuto con S.E. il Prefetto di Catanzaro, Enrico Ricci presso il Palazzo del Governo del capoluogo.

La Garante, infatti, a seguito delle segnalazioni dei cittadini e del comitato “Malati cronici”, che lamentavano criticità di carattere igienico – sanitario perduranti da tempo nel ghetto ubicato in prossimità dell’ospedale Giovanni Paolo II, aveva provveduto a trasmettere quanto segnalato alle istituzioni competenti, individuate nel Comune di Lamezia Terme, nella Prefettura, nella Questura, nella Procura della Repubblica, nella Direzione Sanitaria dell’Asp di Catanzaro, richiedendo contestualmente di essere ricevuta da S.E. il Prefetto per un confronto sulla situazione.

Dall’interlocuzione, che si è rivelata proficua e articolata, è emerso che la problematica è già da alcuni mesi all’attenzione della stessa Prefettura che con dei tavoli dedicati sta operando per mantenere alto il livello di attenzione sulla problematica, tavoli ai quali, dalla prossima convocazione sarà inserita anche la stessa Garante. Stanganelli ha ringraziato S.E. il Prefetto per la sensibilità e l’attenzione dimostrata, impegnandosi a veicolare all’ente Regione e all’ente Comune le indicazioni emerse nel corso dell’incontro, e apprendendo, inoltre, con compiacimento, che lo stesso Comune ha approvato il progetto esecutivo riguardante la realizzazione di un impianto di videosorveglianza ambientale nelle aree limitrofe al campo rom.

“La mia attenzione – ha evidenziato Anna Maria Stanganelli – rimarrà altissima. Ho chiesto a S.E. il Prefetto di essere integrata all’interno del tavolo tecnico, in virtù del fatto che questa realtà insiste nelle vicinanze dell’Ospedale e sono molteplici le segnalazioni dei cittadini preoccupati che giungono a quest’ufficio”.

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