Reggio Calabria

L’Ancadic chiede lavori di manutenzione e decoro per il cimitero di Lazzaro

cimitero lazzaro

A seguito delle numerose ultradecennali segnalazioni di degrado e richieste di intervento di messa in sicurezza del cimitero di Lazzaro, inoltrate dal comitato Torrente Oliveto e dall’ANCADIC, abbiamo appreso in questi giorni dalla stampa che a breve inizieranno i lavori di manutenzione e decoro all’interno dei cimiteri comunali di Motta, Lazzaro e Ciosso.

Entro la fine di settembre le operazioni di tumulazione, inumazione, esumazione, estumulazione e traslazione, oltre alla manutenzione dell’impianto di illuminazione votiva, saranno tutti servizi cimiteriali garantiti da una società esterna che il Comune ha individuato attraverso una gara aperta sul Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione.

Con riferimento all’intervento sul cimitero di Lazzaro dobbiamo sottolineare che non solo è un intervento colpevolmente in gran ritardo ma che non tiene conto dei potenziali pericoli da rimuovere.

Invero la perdurante condizione di potenziale pericolo relativa alla stabilità strutturale di alcuni loculi certificata proprio dai tecnici comunali fa ritenere chiaramente che l’intervento non può essere finalizzato soltanto alla manutenzione e decoro, ma precipuamente alla rimozione del pericolo che incombe sui visitatori del camposanto.

Quindi va tenuto nella debita considerazione quanto relazionato dai Responsabili dell’Ufficio tecnico comunale avvicendatisi nel tempo di cui alle relazioni tecniche del geometra Francesco Giovinazzo del 27/10/2015 prot. 9627 con la quale si ravvede chiaramente la necessità di programmare un intervento in sicurezza di demolizione e ricostruzione dei blocchi di loculi pericolanti, rilevate le condizioni scadenti dei materiali esistenti, nonché della relazione tecnica di sopralluogo effettuato in data 29/11/2016 dall’Arch. Maria Abbia.

In questa ultima relazione tecnica leggiamo, tra l’altro, che è stata riscontrata la persistenza di una situazione di potenziale pericolo relativa alla stabilità strutturale di alcuni loculi cimiteriali, insistenti nell’area lato monte a ridosso del terrapieno del campo sportivo.

Dallo stato dell’arte riscontrato, il tecnico comunale ritiene che un intervento di manutenzione straordinaria attraverso adeguamento strutturale, nel rispetto della normativa vigente (oggi ancora più stringente), sia complicato da attuarsi in termini sia di risorse economiche che di tempo, rischiando tra l’altro di configurarsi come intervento non definitivo e risolutivo.

Pertanto l’ipotesi più plausibile è da ritenersi, secondo il tecnico comunale, quella della demolizione e successiva ricostruzione in sicurezza di n.5 blocchi esistenti, costituiti ciascuno da n. 24 loculi.

Aggiungiamo e sottolineiamo fortemente che è necessario la demolizione e la ricostruzione del muro perimetrale del cimitero che costeggia la via S. Ilario, che appare essere in muratura ordinaria, in stato di forte degrado e che si presenta instabile.

Su detto muro e a ridosso dello stesso sono state situate pericolosamente le pareti di alcune cappelle funerarie contro ogni logica tecnica e di mancate verifiche al collaudo tecnico e sanitario prima del loro uso (ci riferiamo alle cappelle funerarie private prima dell’uso).

Con ulteriore nota datata maggio 2019 in possesso di questa associazione, il Responsabile dell’Area Tecnica comunale Arch Maria Abbia nell’illustrare in dettaglio tutte le attività programmatiche e gestionali che sono state messe in campo dall’ente comunale afferma che per quanto concerne sia il muro che costeggia la via S. Ilario che quello collocato in prossimità dell’ingresso lato monte, dovranno essere assoggettati ad approfondite indagini per verificarne la consistenza e adeguatezza dei materiali impiegati.

Sono state effettuate queste indagini? Si tenga conto che le opere murarie ricadono in un ambito territoriale ritenuto ad alto rischio sismico.

Alla luce di quanto sopra esposto, sul presupposto che queste gravi situazioni di pericolo non sarebbero state tenute in considerazione nell’intervento che dovrebbe avere inizio nei prossimi giorni, si chiede la revisione del progetto e che vengano inserite i lavori indicati nelle relazioni tecniche redatte dai tecnici del competente Ufficio comunale.

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