Politica

L’arroganza e la prepotenza hanno perso. La giustizia e l’onestà hanno vinto

Riceviamo e pubblichiamo

Cari concittadini e amici,
mi preme informarvi della mia assoluzione nel processo che mi ha visto imputato a seguito della denuncia dell’ex Sindaco Beniamino Alessio.
Un processo squisitamente politico, studiato a tavolino dal sig. Beniamino Alessio e “soci”, poiché con la mia estenuante azione di controllo “rompevo le scatole”.
I fatti risalgono alle elezioni amministrative del 2015 ed in quella circostanza, il sig. Beniamino Alessio (allora sospeso dalla carica di Sindaco in base all’art.11 del D. L.vo n. 190/2015) pensò di querelarmi per aver violato “il Testo Unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi comunali.”
Una volta reintegrato, il Sindaco Alessio firmò, in modo arbitrario ed in contrasto con il Testo Unico Enti Locali 267/2000, la costituzione di parte civile del Comune di Molochio, determinando, tra l’altro, in qualità di dirigente dell’Ufficio Affari generali, l’impegno di spesa e l’onorario per l’Avvocato Domenico Garreffa (oggi vice Sindaco). Il predetto avvocato assisteva pure tutti i consiglieri comunali, dipendenti comunali e alcuni cittadini (qualcuno di loro oggi consigliere comunale) parenti dei consiglieri comunali e anche titolari d’impresa edile, che si sono costituiti parte civile nel processo penale a mio carico.
Con i soldi dei cittadini, in contrasto con la normativa di settore e in conflitto con il sottoscritto, il Signor Alessio pensava di “eliminare” un avversario politico che nel rispetto dei diritti democratici fu eletto nel rinnovato Consiglio Comunale del 2015.
Un atteggiamento di assoluta arroganza già manifestata all’interno del Consiglio Comunale in occasione della discussione della vendita di un suolo comunale. Deliberazione poi bocciata dal Tribunale Amministrativo di Reggio Calabria anche per la mia giusta opposizione. In quella occasione, il Sindaco Alessio, mise in atto una denuncia per calunnia e ingiuria, poi archiviata.
La sentenza emessa dal Tribunale di Palmi, il 10 novembre del 2023, con la quale mi ASSOLVE perchè il FATTO NON SUSSISTE, rimette le cose nel suo giusto ordine e ribadisce che non si può colpire chi come il sottoscritto combatte dentro e fuori l’aula del Consiglio Comunale, per garantire a tutti l’agibilità democratica, il rispetto della Democrazia e la difesa degli interessi dei cittadini.
Questa sentenza riafferma anche il principio di onestà di chi la politica la mette in atto come strumento per combattere il malaffare e contro chi compie le irregolarità amministrative utilizzando la Casa Comunale come fosse casa propria.
Voglio ribadire che la legge italiana, assegna alle opposizioni un ruolo centrale di controllo sugli atti amministrativi e mai possono essere messe a tacere, in modo particolare a Molochio, dove è più forte la necessità di una battaglia per la legalità.
Ringrazio la Magistratura del Tribunale di Palmi per questa sentenza, che mi sprona a continuare nelle mie battaglie di civiltà. Concludo con le parole del Procuratore Nicola Gratteri: “Abbiamo perso tutti quando abbiamo iniziato a trattare gli onesti come dei fessi e i disonesti come persone da rispettare”.
Grazie per la Vostra attenzione
Il Consigliere Comunale
Ismaele Ottavio Caruso

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio
× Invia la tua notizia!