Reggio Calabria

Motta San Giovanni: per contrastare l’emergenza idrica necessario rimettere in funzione il pozzo a San Giorgio/Malluzzo

motta san giovanni

Al fine di garantire l’idoneo approvvigionamento idrico nel territorio di Motta centro, in atto caratterizzato da un disservizio nella somministrazione idrica giornaliera a causa di un abbassamento della falda acquifera (sorgente di S. Basilio), si rende necessario riattivare il serbatoio di località Mulini, alimentato dall’acqua del pozzo sito in località San Giorgio/Malluzzo.

Considerato che dai risultati delle analisi delle acque di tale pozzo si è riscontrata la non conformità al consumo umano rispetto al Decreto Legislativo n° 31/2001, si è resa necessaria l’emanazione da parte del sindaco di un’ordinanza per il divieto temporaneo, a partire da venerdì 30 giugno, dell’utilizzo dell’acqua per la preparazione di cibi e bevande in quella parte del territorio servita dal serbatoio di località Mulini.

In particolare, le zone interessate dall’ordinanza sindacale di non potabilità delle acque sono VIA S.GIOVANNI TEOLOGO, VIA DUCISSA, CONTRADA LARDERIA, CONTRADA E VIA ABENAVOLI, CONTRADA CASTELLI, VIA CARMINE, VIA BIASI, CONTRADA CROZZA, VIA F.LLI MINOLITI, VIA MONSIGNOR G. FERRO, VIA CALCEOPILO ATTANASIO, VIALE DELLA LIBERTA, CAMBARERI.

L’Amministrazione comunale, consapevole del disagio recato a parte della comunità mottese che ormai da anni deve fare i conti ogni giorno, per alcune ore, con l’interruzione dell’erogazione dell’acqua pubblica, nello spirito di solidarietà tra concittadini, sta predisponendo un piano generale di interventi per contrastare l’emergenza idrica prevedendo una turnazione, o comunque una riduzione di portata della condotta, anche in quelle zone che abitualmente non sono soggette a interruzione. Tutto questo per consentire un più rapido approvvigionamento di tutti i serbatoi comunali, garantendo il mantenimento dei necessari livelli della falda acquifera.

Inoltre, in riferimento al pozzo di località San Giorgio/Malluzzo, sono state già avviate le procedure per realizzare un impianto che, attraverso la filtrazione, l’osmosi inversa e la clorazione, possa rendere l’acqua idonea al consumo umano.

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