CronacaReggio Calabria

Numerosi controlli svolti in materia di sicurezza alimentare e del lavoro nell’ambito del piano d’azione focus ‘ndrangheta

polizia di stato - Gioia Tauro

Nel periodo compreso tra la fine dello scorso anno e i primi mesi del 2024, i poliziotti in servizio presso l’Ufficio di Polizia Amministrativa del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, unitamente a personale specializzato della locale Capitaneria di Porto, hanno svolto delle mirate attività volte al controllo delle attività commerciali dedite alla vendita ed alla somministrazione di alimenti ittici freschi.

Il personale operante ha controllato, nel comprensorio pianigiano, sei attività dedite alla vendita e somministrazione di prodotti ittici freschi, sottoponendo 300 kg di pesce fresco a sequestro amministrativo per mancata tracciabilità dei prodotti ed elevando sanzioni amministrative per un totale di oltre 10.000 euro.

Sempre in attività congiunta con la Capitaneria di Porto, si è proceduto a controllare attività di autolavaggi al fine di contrastare eventuali irregolarità nello scarico delle acque reflue e, nella circostanza, è stato sottoposto a sequestro penale un autolavaggio nel Comune di San Ferdinando e deferito all’Autorità Giudiziaria il proprietario.

Nell’ambito dei suddetti controlli, che hanno riguardato circa 50 attività commerciali, venivano accertate anche violazioni in materia igienico sanitaria che hanno determinato numerose prescrizioni ad adempiere e sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.

Diversi controlli sono stati effettuati anche con personale dell’Ispettorato del Lavoro di Reggio Calabria che, in tre occasioni, ha accertato la presenza sul posto di lavoro di lavoratori irregolari con l’applicazione delle previste prescrizioni e sanzioni ai datori di lavoro per migliaia di euro.

Infine, l’attività di controllo ha riguardato anche il contrasto alla ludopatia, che ha condotto al sequestro di sei computer all’interno di una sala slot nel Comune di Gioia Tauro ed all’applicazione di sanzioni amministrative per un totale di 60.000 euro.

Oltre ai controlli sulle attività commerciali, il personale ha effettuato un accurato controllo anche sui detentori di armi e munizioni, procedendo al deferimento all’A.G. di un cittadino per omessa custodia delle armi ed al ritiro di tutte le armi da lui legalmente detenute.

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