Reggio Calabria

Reggio Calabria celebra la festa di Liberazione: il 25 aprile alle 10.00 la cerimonia alla Stele del Partigiano alla Villa Comunale

L'invito del Comune e della Città Metropolitana alla partecipazione di cittadini, istituzioni, associazioni, forze sindacali e politiche

La Città di Reggio Calabria si prepara a celebrare la Festa della Liberazione. Giovedì 25 aprile il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria terranno la tradizionale cerimonia di conferimento degli omaggi istituzionali alla Stele del Partigiano all’interno della Villa Comunale Umberto I. Appuntamento alle ore 10.00, per la cerimonia ufficiale al quale prenderanno parte il sindaco Giuseppe Falcomatà e gli altri rappresentanti dei due enti.

Una manifestazione ormai consueta per la Città di Reggio Calabria, indetta per la prima volta all’interno della Villa Comunale nel 1994 da Italo Falcomatà, il sindaco della primavera reggina. Alla cerimonia, come di consueto, sono invitati a partecipare i rappresentanti delle altre istituzioni territoriali, associazioni, forze sindacali e politiche, ma soprattutto cittadini che intendono festeggiare la liberazione italiana dalla tirannia nazifascista.

“Il 25 aprile alla Villa comunale è ormai diventato una lieta tradizione per la nostra città – ha affermato il sindaco Falcomatà – ogni anno centinaia di persone, famiglie, anziani, bambini, tante associazioni, forze sindacali e politiche, si ritrovano alla Villa Comunale di fronte la Stele del Partigiano per trascorrere insieme una mattinata che non è solo un ricordo o un memoriale della Liberazione o della fine della seconda guerra mondiale, ma un simbolo da riattualizzare e riproporre, nel segno della difesa dei diritti di cittadinanza, della libertà, dei principi costituzionali che ci richiamano alla pace, alla solidarietà, all’unità nazionale, all’antifascismo come valore fondante della nostra Repubblica”.

“Anche quest’anno la festa della Liberazione assume per noi un significato assolutamente attuale e pertinente. Penso ad esempio ai venti di guerra che ancora attraversano l’Europa, il Medio Oriente e tante altre aree del mondo, con una preoccupante escalation di violenza e cooperazione che mette a rischio miliardi di persone. O ancora penso al tema dell’autonomia differenziata che in Italia rischia di generare pesanti disuguaglianze condannando vaste aree del Paese ad una condizione di mancato sviluppo che rischia di cristallizzarsi anche in futuro. Sono aspetti che stanno alla base dei valori costituzionali, assolutamente dentro gli obiettivi significanti del 25 aprile, la nostra festa della Liberazione che anche quest’anno intendiamo celebrare, dando a questa celebrazione una prospettiva istituzionale, unitaria, aperta ed assolutamente rivolta al futuro”.

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