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Ordine esecutivo del Presidente Trump sull’ ingresso degli immigrati negli USA in vigore dal 23 Aprile. Ci aggiorna l’Avvocato Antonella Brancaccio Balzano intervistata da Marilena Alescio

Con un ordine esecutivo il Presidente Trump limita l’ingresso negli Stati Uniti degli immigrati per 60 gg. Ma a chi si applica nello specifico questo ordine e quando entrerà in vigore?

L’ordine emanato lo scorso martedì si applica a chi si trova fuori dagli Stati Uniti, ha fatto domanda di green card attraverso la sponsorizzazione di un datore di lavoro e il procedimento non è stato ancora completato. Entrerà in vigore il 23 Aprile.

Ma allora quali sono le categorie escluse?

Sono esclusi i detentori di carta verde, dottori e infermieri che cercano di entrare in Usa per aiutare nella lotta Covid 19, i richiedenti di EB-5, coniugi e figli di cittadini Americani e immigrati che entrano in USA con una non-immigrant visa (visti temporanei come per esempio E-2 F, O J, ecc.)

Ma la sospensione dura 60 giorni o potrebbe essere estesa?

Potrebbe essere estesa se il Presidente lo ritiene necessario, come è stato proclamato nell’ordine esecutivo.

Tutti si chiedono perché` “una legge di questo genere” se il Covid sembra migliorare?

La ragione non è di carattere sanitario ma economico. Con la disoccupazione che ha raggiunto percentuali altissime, il Presidente ha deciso di limitare l’entrata di immigrati i quali potrebbero occupare posti di lavoro di cittadini Americani o immigrati residenti in possesso di un valido permesso di lavoro. Una volta ottenuta la carda verde attraverso sponsorizzazione (che viene richiesta sulla base di particolari qualità ed attitudini del candidato con certificazione del dipartimento del lavoro), il governo Americano non ha controllo delle attività che svolgerà l’immigrato nel futuro. L’immigrato, dopo aver ottenuto la green card, teoricamente potrà tranquillamente cambiare lavoro ed occupare una posizione che non richiede alcuna qualità particolare, come invece previsto dalla sponsorizzazione iniziale. Il Presidente ha specificamente sospeso il procedimento perché` il governo non ha controllo sulle categorie. Nel caso di visti temporanei, il governo non ha necessità di monitorare perché nel momento in cui il detentore di visto cambia lavoro, il visto decade automaticamente.

Ma il Presidente in base a quali criteri/poteri emana un ordine del genere?

L’Articolo II della costituzione Americana garantisce ampi poteri al Presidente nel caso di necessità inclusi ordini esecutivi.

Ma il governo potrebbe opporsi all’ordine?

Se Il Congresso delega al Presidente tali poteri, il congresso potrebbe opporsi, ma il Presidente ha il potere di impedire tale decisone. Il Congresso, tuttavia, ha ampi poteri di controllo che potrebbero limitare l’implementazione dell’ordine. Nel caso vengano proposte azioni in Corte Suprema, quest’ultima potrebbe dichiarare l’ordine incostituzionale.

Il tuo punto di vista da legale esperta in immigrazione Americana? 

Io credo che al momento bisogna aspettare e documentarsi. L’ordine limita solo in parte l’entrata negli USA. Per coloro che hanno visto il proprio procedimento sospendersi, non serve farsi prendere dal panico. Ricordiamoci che dal 20 Marzo gli appuntamenti consolari erano già stati limitati/sospesi. C’era da aspettarsi un rallentamento comunque. Per coloro che intendono entrare in USA con un visto temporaneo l’ordine esecutivo non ha alcun impatto, così come tutte le atre categorie sopra elencate.

E per coloro che sono già in USA? Quali cambiamenti ci saranno?

Assolutamente nessun cambiamento. L’ordine è chiaro in merito. In realtà, da quanto il Presidente ha sottolineato, è stato emanato per proteggere anche i lavori di immigrati presenti sul territorio

Marilena Alescio

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