Reggio Calabria

Sversamenti nel mesima, il sindaco di San Ferdinando “si va nella giusta direzione, serve impegno comune”

foce fiume Mesima

Se questa fosse una storia di fantasia, si potrebbero derubricare a bizzarra circostanza gli annunci contemporanei  della nascita della riserva regionale Foce del Mesima e le misure cautelari inflitte ai responsabili degli sversamenti di percolato nello stesso fiume.

La storia, però, non è di fantasia e il fiume come ricettacolo di liquami infetti e l’altipiano delle Serre come gigantesca discarica abusiva sono solo le ultime evidenze di condotte molto gravi che potrebbero ingenerare rassegnazione in chi, quotidianamente, subisce i costi dell’inquinamento e si ingegna come può per trovare soluzioni.

Nonostante le continue evidenze di mala gestione, tuttavia, non è consentito arrendersi alla frustrazione:  l’ancora di salvezza, la scialuppa di salvataggio deve giungere, in primis, dalla magistratura e dalle forze di P.G. grazie a cui, tassello dopo tassello, vengono svelate le malefatte perpetrate a danno dell’ambiente e della salute pubblica ma è altrettanto chiaro che, senza uno sforzo corale, ogni ipotesi di cambiamento risulta velleitaria.

Si può definire encomiabile l’attenzione delle Procure verso i crimini ambientali, la gravità dei quali è assimilabile a quella dei reati associativi ma su temi del genere, tuttavia, non si può agire solo per delega: è necessario affiancare gli organi dello Stato con quelle azioni civiche di vigilanza, sensibilizzazione e impegno sociale utili a evitare ogni arretramento sul contrasto all’inquinamento.

L’amministrazione comunale di San Ferdinando, già impegnata nel risanamento ambientale, rivolge sentimenti di sincera gratitudine alle forze dell’ordine e tutte le autorità coinvolte nella repressione degli illeciti ambientali ed è determinata a proseguire l’opera di tutela del territorio con attività di controllo e azioni legali anche collettive.

La cura dell’ambiente è un valore in sé ma è anche lo strumento per garantire sviluppo economico e sicurezza dei cittadini; esiste una relazione diretta tra salute e ambiente, così come tra tutela ecologica ed economia locale. Molte comunità, in Calabria, subiscono le gravi conseguenze della mala gestio  relativa al trattamento dei rifiuti e di quei comportamenti che, in nome del profitto senza scrupoli, uccidono i sogni e le speranze di intere popolazioni.

La protezione dell’ambiente, la salvaguardia dei corsi d’acqua e l’uso appropriato delle infrastrutture idriche e depurative sono priorità fondamentali per il Comune di San Ferdinando che rivolge un duplice appello a perseverare nelle azioni di tutela della natura e del paesaggio: agli organi inquirenti per il contrasto ai reati e alla società civile per promuovere la partecipazione spontanea e la cura condivisa dei beni comuni.

Questi eventi e queste notizie di reato, se da un lato preoccupano perché svelano l’indifferenza e l’arroganza di molti operatori ecologici, dall’altro rassicurano perché evidenziano lo sforzo repressivo degli inquirenti e indicano che si va nella giusta direzione,  richiamando l’importanza di una vigilanza costante e di azioni incisive per preservare la natura e la sicurezza dei cittadini.

La legalità non è un concetto astratto, ma un sistema di regole ben definito entro il quale organizzare la convivenza civile che si protegge a partire dai piccoli gesti della quotidianità ed è con questo convincimento che il Comune di San Ferdinando, di recente riconosciuto come “Plastic Free”, coadiuva il WWF nella gestione della Riserva “Foce del Mesima” ed è impegnato in una importante opera di riqualificazione della fascia costiera.

La città di San Ferdinando continuerà a fare la sua parte e si impegna a collaborare attivamente con le autorità competenti per individuare i responsabili di illeciti ambientali e ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere l’habitat naturale e la bellezza del paesaggio.

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