Italia

Videoconferenza MIMIT in merito alla pronuncia del Consiglio di Stato sul cartello prezzi carburante

asnali

Il MIMIT ha invitato i rappresentanti delle associazioni di categoria di gestori e delle compagnie petrolifere,
a partecipare in videoconferenza ad un confronto sui seguiti alla pronuncia del Consiglio di Stato n.
01806/2024 sul decreto ministeriale del 31 marzo 2023.

L’incontro si è tenuto oggi alle 11,30 sotto la direzione del Sottosegretario Bitonci e del Direttore Generale
del Dipartimento Mercato e Tutela Gianfrancesco Romeo.

In attesa della revisione dell’art.7 del decreto che ha dato vita al Tavolo Tecnico cui partecipiamo
continuativamente da oltre un anno, le critiche al provvedimento continuano ad arrivare in maniera
compatta da tutti i settori della filiera.

Tanto per i gestori, vessati da ulteriori immotivati oneri, quanto per le compagnie proprietarie degli
impianti, infatti, l’obbligo di indicazione dei prezzi medi non solo non aggiunge nulla a quanto facilmente
rinvenibile con le ormai diffuse tecnologie a adisposizione degli utenti, ma rischia solo di creare ulteriore
confusione in questi ultimi.

Nonostante quanto riportato sia unitariamente sentito e sostenuto come detto da tutti i relatori, dobbiamo
tuttavia sottolineare che la convocazione aperta con la partecipazione di tutte le sigle, indipendentemente
dal rispettivo grado di rappresentatività, non è stata accolta positivamente da tutti, evidentemente in
ragione di una presunta posizione di privilegio nella possibilità di interloquire e confortarsi con le istituzioni
proprio in virtù di una questione prettamente numerica.

Ci sentiamo di dissentire ed affermare al contrario che proprio la partecipazione unitaria ed indistinta è
l’unica chiave per affrontare quella che si prospetta essere la più grande riforma del settore degli ultimi 50
anni.

Nel nostro intervento abbiamo infatti ribadito quanto sia “inutile ed anzi controproducente continuare ad
insistere con questo oneroso braccio di ferro con gli operatori della filiera invece di iniziare ad affrontare
quanto prima le sfide che impone l’Europa sulla tema della transizione energetica che, gioco o forza,
imporranno enormi sacrifici nel processo di riforma e conversione della rete distributiva. È su quei tavoli che
dobbiamo giocare la partita più importante e a quei tavoli ribadiamo la volontà e il diritto di dire nostra”.

Lo stesso Bitonci in chiusura ha rimandato l’appuntamento alle prossime convocazioni in cui, oltre a
mostrare i passi dell’esecutivo alla luce dei rilievi emersi oggi, si inizierà a discutere del futuro della filiera,
a cominciare dall’annosa questione della riforma della contrattualistica di settore.

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