CronacaVibo Valentia

Deteneva oltre un etto di marijuana e hashish in casa, 29enne arrestato dalla Polizia di Stato di Vibo Valentia

polizia di stato - vibo valentia

Nell’ambito di predisposti e mirati servizi di polizia giudiziaria, intensificati in occasione del fine settimana e volti alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti della Squadra Mobile, nel pomeriggio dello scorso mercoledì 25 ottobre, hanno tratto in arresto, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un ventinovenne vibonese.

I poliziotti della Squadra Mobile di Vibo Valentia hanno, in tale occasione, concentrato le attenzioni verso l’abitato di Pizzo effettuando una perquisizione personale e locale nei confronti di un soggetto lì dimorante.

L’attività, esperita con l’ausilio di unità cinofile della Questura di Vibo Valentia, ha consentito di rinvenire, all’interno dell’abitazione, complessivi grammi 125,7 di sostanza stupefacente del tipo marijuana e hashish, oltre a materiale per il confezionamento del narcotico. Lo stupefacente era occultato all’interno di una busta in plastica riportante il logo di una nota società di spedizioni sita nel vano soggiorno e parte della droga si presentava già suddivisa in dosi.

All’esito delle indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e, al termine degli atti di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione ove è stato ristretto in regime di arresti domiciliari, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

Dopo la convalida dell’arresto, l’uomo è stato rimesso in libertà.

Si specifica che i provvedimenti adottati in fase investigativa e/o dibattimentale non implicano alcuna responsabilità dei soggetti sottoposti ad indagini ovvero imputati e che le informazioni sul procedimento penale in corso sono fornite in modo da chiarire la fase in cui il procedimento pende e da assicurare, in ogni caso, il diritto della persona sottoposta ad indagini e dell’imputato a non essere indicati come colpevoli fino a quando la colpevolezza non è stata accertata con sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

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