Catanzaro

L’apprezzamento del presidente del consiglio regionale Mancuso alla “CasaPaese” inaugurata a Cicala

filippo Mancuso

“L’inaugurazione della ‘CasaPaese’ a Cicala voluta dall’Associazione Ra.gi, per venire incontro alle persone affette da Alzheimer e demenze neurodegenerative, va salutata con apprezzamento ed entusiasmo.

Quando si discute di inclusione umana e sociale, alla solidarietà espressa a parole, per non cadere nel vuoto, debbono seguire azioni e fatti concreti, com’è appunto la ‘rivoluzione gentile’ che si sta pianificando nel borgo di Cicala”.

L’ha detto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso a proposito di un’iniziativa “la quale dimostra che le persone affette da demenza hanno bisogno delle cure farmacologiche, ma anche e questa è la vera sfida che ci propone l’ ‘imprenditrice della cura’ Elena Sodano di ambienti consoni e relazioni sociali  finalizzate ad assicurare protezione, libertà e dignità a persone affette da una patologia che spesso le relega ai margini della società”.

Ha aggiunto: “Ra.gi rende possibile uno straordinario laboratorio assistenziale e culturalmente innovativo a beneficio di 16 pazienti, riuscendo a mettere in piedi una rete di solidarietà costituita da aziende, associazioni, imprenditori, singoli cittadini che hanno partecipato al crowdfunding lanciato lo scorso anno per l’acquisto di arredi specifici”.

Ha concluso il presidente Mancuso: “L’occasione è preziosa, per riflettere sull’importanza di disporre di un welfare efficace che, però, paradossalmente, proprio nelle aree del Paese più svantaggiate economicamente come la Calabria, risulta il più delle volte trascurato, soprattutto nei territori.

Fin dal mio intervento d’insediamento da Presidente del Consiglio regionale, ho sostenuto che in questa legislatura l’impegno su questo settore ci deve vedere tutti impegnati nella stessa direzione.

Il Terzo settore e le strutture socio-assistenziali, in una regione in cui le diseguaglianze e le povertà erano acute prima del Covid, assumono oggi un ruolo centrale, non solo per dare una mano ai soggetti più fragili, ma anche per evitare che, non tutelando parte consistente della nostra popolazione, a democrazia sia svuotata di senso e significato”.

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