Convegno nazionale sul Partito d’Azione all’Unical, organizzato dall’ICSAIC ad 80 anni dal primo congresso del partito celebrato a Cosenza nel 1944
Appuntamento il 14 novembre all’University Club
Il 14 novembre si terrà un convegno nazionale sul Partito d’Azione all’University Club, organizzato dall’ICSAIC. Questo evento celebra l’ottantesimo anniversario del primo congresso del partito, che si tenne a Cosenza nel 1944.
Nota integrale
In occasione dell’ottantesimo anniversario del primo congresso nazionale
del Partito d’Azione, che si tenne a Cosenza dal 4 al 7 agosto del 1944,
l’ICSAIC, Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e
dell’Italia Contemporanea, ha inteso organizzare per il 14 novembre
prossimo all’Università della Calabria, un convegno nazionale di storia
al quale partecipano i maggiori studiosi dell’azionismo: Il Partito
d’Azione nell’Italia liberata. Dal Congresso di Cosenza allo
scioglimento (1944-1947).
Apriranno i lavori, che si terranno presso la sala dell’University Club,
i saluti di Ercole Giap Parini, direttore del Dipartimento Dispes, di
Raffaele Perrelli, direttore del dipartimento Disu, dell’Unical, e
quelli di Franz Caruso, sindaco di Cosenza. Seguirà l’introduzione di
Paolo Palma, presidente dell’ICSAIC che ha promosso e organizzato il
convegno. Subito dopo, inizierà la sessione mattutina presieduta da
Vittorio Cappelli, direttore scientifico dell’ICSAIC. Previsti gli
interventi, alcuni da remoto e alcuni in presenza, di Giovanni De Luna
(Azionismo e storia d’Italia), Fulvio Mazza (Nino Woditzka e il
Congresso di Cosenza), Luciano Canfora (Silvio Trentin e Concetto
Marchesi. Dialogo a sinistra), e Katia Massara (Rosina Burich,
antifascista).
Pausa pranzo e ripresa dei lavori nel pomeriggio con la sessione
presieduta da Francesco Spingola, vice presidente ICSAIC. In scaletta
sono previsti gli interventi di Santi Fedele (Guido Dorso e il Partito
d’Azione), Pino Ippolito Armino (Antonio Armino e la questione sindacale
al Congresso del Pd’A), Lorenzo Coscarella (Il Partito d’Azione nella
provincia di Cosenza), Mattia Gambilonghi (Il rapporto tra gli azionisti
e la Cgil), e Giancarlo Tartaglia (Michele Cifarelli e il gruppo
azionista pugliese).
Per l’occasione, sarà allestita una mostra di giornali d’epoca che
trattano del congresso cosentino, provenienti dall’archivio di Antonio
Armino, calabrese di Palmi e stretto collaboratore del napoletano
Pasquale Schiano, il quale fu uno dei principali dirigenti
dell’azionismo calabrese. La donazione è stata generosamente concessa
all’Istituto Calabrese di Storia dell’Antifascismo e dell’Italia
Contemporanea dallo storico Pino Ippolito Armino, nipote dell’azionista
Antonio.
Il congresso, come spiegano i dirigenti ICSAIC, fu un evento politico
per la Calabria e per l’Italia, ancora poco conosciuto se non dagli
addetti ai lavori che si occupano di ricerca storica. Dal 4 al 7 agosto
del 1944, infatti, si tenne nella Cosenza già liberata dal fascismo il
primo congresso nazionale del Partito d’Azione, la formazione politica
antifascista d’ispirazione liberalsocialista che svolse un ruolo
politico-culturale molto importante nel breve arco della sua esistenza,
dalla fine del 1942 all’autunno del 1947. Al congresso di Cosenza
parteciparono circa 200 delegati provenienti dalle regioni del centrosud
già liberate dall’esercito angloamericano. Vi prevalse la linea
socialista, guidata da Emilio Lussu, su quella liberale sostenuta da Ugo
La Malfa. La scelta della città calabrese come sede del congresso dipese
dal fatto che il Partito d’Azione vi aveva un notevole seguito popolare.
Guidato dal triestino Nino Woditzka, confinato dal regime fascista a
Cosenza dopo esser stato a Ponza e Ventotene, il partito aveva molte
migliaia di iscritti in città e provincia, e tanti altri anche nel
Catanzarese e nel Reggino. Del carattere di massa del Partito d’Azione
in Calabria rimaneva traccia due anni dopo, nel 1946, in occasione delle
elezioni dell’Assemblea Costituente, quando a fronte del modestissimo
risultato nazionale, che ne annunciava il declino e la scomparsa (1,4%),
gli azionisti ottennero a Cosenza città il 3,2%; e nelle elezioni
amministrative dello stesso anno ottennero in Calabria tre maggioranze
consiliari e 70 consiglieri comunali.
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